L’ordinanza anti-malamovida firmata dalla sindaca Maria Aida Episcopo divide la città. Il provvedimento, che introduce limitazioni agli orari di vendita e somministrazione di cibi e bevande e vieta l’intrattenimento musicale dopo la mezzanotte, viene contestato da parte dell’opposizione e dagli operatori economici, che ne chiedono il ritiro.
Tra i più critici c’è il consigliere comunale di opposizione Nunzio Angiola, che bolla l’ordinanza come monocratica e priva di un reale confronto con le categorie coinvolte.
“Una decisione che non contempera gli interessi delle imprese con quelli delle famiglie e degli individui, soprattutto considerando la violenta desertificazione commerciale che sta colpendo Foggia. Il provvedimento va ritirato e riproposto solo dopo un confronto serio ed equilibrato con le imprese, le associazioni di categoria e i cittadini”, afferma Angiola.
L’esponente dell’opposizione sottolinea come il vero problema non sia la movida in sé, ma gli eccessi che andrebbero prevenuti e repressi con una presenza più incisiva delle forze dell’ordine, anziché con divieti generalizzati.
“La sperimentazione che dovrebbe essere fatta per tre mesi è quella della presenza VERA e REALE della Polizia locale nelle ore serali e notturne. Questo, fino a oggi, non è stato fatto adeguatamente”, denuncia Angiola.
Il consigliere ritiene che misure esclusivamente restrittive non possano garantire sicurezza, ma rischino di creare solo tensioni tra cittadini e operatori economici.
“Trovo sorprendente che l’amministrazione abbia scelto una misura di carattere puramente repressivo per affrontare il problema della cosiddetta ‘mala movida’. La sicurezza non può essere garantita esclusivamente con ordinanze restrittive, spesso inefficaci e difficili da applicare”, conclude.
De Sabato: “Provvedimento da ritirare, servono soluzioni concrete”
Critiche dal consigliere comunale Antonio De Sabato: “Senza alcuna polemica né sterile contrapposizione ideologica, trovo sorprendente che l’amministrazione abbia scelto una misura di carattere puramente repressivo per affrontare il problema della cosiddetta ‘mala movida’. La sicurezza non può essere garantita esclusivamente con ordinanze restrittive, che spesso si rivelano inefficaci e difficilmente applicabili, alimentando solo frustrazione tra cittadini e operatori economici” ha dichiarato De Sabato.
Il consigliere ha inoltre ricordato come la sua mozione per l’introduzione del “Sindaco della Notte” sia stata ignorata dall’amministrazione Episcopo. Un modello, secondo lui, già adottato con successo a Bari, che avrebbe potuto consentire un miglior equilibrio tra le esigenze dei residenti e quelle delle attività commerciali.
“Si sarebbe potuto e dovuto avviare un confronto serio, anche analizzando i risultati raggiunti altrove, invece di adottare provvedimenti che rischiano solo di penalizzare un settore economico già in difficoltà”, ha aggiunto.
Lusuriello (Comitato Commercianti): “Decisione che penalizza il commercio”
Alle parole del consigliere comunale si uniscono quelle di Alessio Lusuriello, presidente del Comitato Commercianti Foggia Centro, che esprime forti preoccupazioni per l’impatto dell’ordinanza sulle attività economiche.
“Come operatore commerciale, ritengo doveroso stigmatizzare la valenza puramente repressiva di un provvedimento che non tiene conto delle peculiarità del territorio foggiano. Le zone oggetto dell’ordinanza spesso non vengono individuate con criteri adeguati rispetto all’effettiva finalità del provvedimento, finendo per vessare gli operatori economici invece di tutelare chi oggi tiene in vita interi quartieri che altrimenti sarebbero abbandonati”, ha dichiarato Lusuriello.
Il presidente del Comitato ha poi ribadito la necessità di una Consulta del Commercio, che possa fungere da strumento di mediazione tra l’amministrazione e le imprese, garantendo un approccio più equilibrato nella gestione della movida.
“È fondamentale attivare da subito la Consulta del Commercio, quale strumento indispensabile per facilitare soluzioni condivise ed efficaci. Sosteniamo anche la necessità di introdurre la figura del Sindaco della Notte, che potrebbe rappresentare un supporto concreto alle politiche della vita notturna, settore che oggi costituisce un motore per l’economia foggiana, già fragile e bisognosa di rilancio”, ha aggiunto.
La richiesta di un cambio di strategia
Le richieste avanzate da De Sabato e Lusuriello si muovono in una direzione chiara: una revisione dell’ordinanza e un maggiore coinvolgimento degli operatori del settore prima di adottare misure drastiche.
“Foggia ha bisogno di soluzioni moderne e condivise, non di divieti che penalizzano indistintamente operatori e cittadini. La sicurezza e il benessere della città si costruiscono con il dialogo, non con provvedimenti punitivi che rischiano di aggravare il problema anziché risolverlo”, hanno concluso.
La partita, dunque, resta aperta. Mentre l’amministrazione difende la necessità del provvedimento per garantire la sicurezza e il decoro urbano, il fronte del commercio e parte dell’opposizione chiedono una strategia più inclusiva, che tenga conto delle difficoltà del tessuto economico locale.