Un video istituzionale per celebrare l’8 marzo che diventa oggetto di polemiche e ironia. L’iniziativa del Comune di Foggia, pensata per rendere omaggio alle donne nella Giornata internazionale a loro dedicata, è stata pesantemente criticata dal consigliere comunale di opposizione Giuseppe Mainiero, che ha definito il filmato totalmente scollegato dalla realtà cittadina.
Nel suo post di commento, Mainiero attacca senza mezzi termini: “Io non so se ridere o piangere. Dal patetico al ridicolo è un attimo”, scrive, riferendosi al video che, secondo lui, rappresenta uno spot imbarazzante mentre nelle strade della città si verificava tutt’altro scenario.
Le critiche: “Fiorai regolari penalizzati dagli abusivi”
Il nodo centrale delle accuse riguarda la gestione dell’abusivismo commerciale nel giorno della Festa della Donna. Mentre il Comune diffondeva il suo video celebrativo, ogni angolo e incrocio della città era occupato da venditori abusivi di mimose, senza alcun controllo.
“E i poveri fiorai regolari, quelli che pagano le tasse? Costretti a subire questo scempio”, sottolinea Mainiero, evidenziando l’assenza di interventi per tutelare il commercio legale.
Il contrasto tra la retorica del video istituzionale e la situazione reale ha scatenato ilarità tra i cittadini nei commenti al post di Mainiero. “Guardateli e ditemi se non siamo in mano a degli scappati di casa”, ha aggiunto l’oppositore.
Un problema ricorrente: tra abusivismo e mancati controlli
L’episodio riporta al centro del dibattito la questione dell’abusivismo commerciale a Foggia, fenomeno che si ripresenta puntualmente nelle giornate simboliche come l’8 marzo.
Se da un lato il Comune ha voluto diffondere un messaggio di celebrazione e rispetto per le donne, dall’altro si è trovato sotto accusa per la mancanza di azioni concrete a tutela di chi opera nella legalità, soprattutto nel settore commerciale.
Il video, nato con l’intento di omaggiare le donne, ha finito così per trasformarsi in un boomerang comunicativo, con l’opposizione pronta a evidenziare le contraddizioni di un’amministrazione accusata di ignorare i problemi reali della città.