Scontro aperto tra la Giunta comunale e Forza Italia sulla presunta “stangata” per i passi carrabili. Dopo il comunicato dei consiglieri Liliana Rinaldi, Fabio Di Bari e Ugo Galli, in cui l’opposizione denunciava un aumento delle tariffe per coprire il dissesto finanziario dell’ente, arriva la dura replica degli assessori Matteo Gentile e Cecilia Simone, che parlano di accuse false e infondate.
“La verità è ben diversa – spiegano gli assessori –, e le affermazioni dei consiglieri di Forza Italia dimostrano solo la volontà di fare polemiche sterili, senza una reale conoscenza degli atti amministrativi”.
Secondo la Giunta, non esiste alcuna delibera che stabilisca un aumento del canone per i passi carrabili. L’unico documento pubblicato in merito, precisano Gentile e Simone, era un semplice atto di indirizzo finalizzato a verificare l’eventuale gettito, senza alcuna decisione concreta sulle tariffe.
Approvata una riduzione del canone per i commercianti
La Giunta non solo smentisce l’accusa di aumenti, ma annuncia anche un provvedimento opposto rispetto a quanto denunciato dall’opposizione. “Proprio ieri abbiamo approvato una delibera che riduce il canone di occupazione del suolo pubblico per i commercianti”, spiegano gli assessori.
Una misura, questa, che punta a sostenere le attività economiche locali e che, secondo la Giunta, smonta completamente le accuse di Forza Italia. L’unica variazione riguarda gli spettacoli viaggianti, come circhi e luna park, un settore che, sottolineano Gentile e Simone, non ha alcuna connessione con i passi carrabili.
“Un clamoroso errore dell’opposizione”
Per l’amministrazione comunale, i consiglieri di Forza Italia sarebbero incappati in una figuraccia politica, frutto della fretta di attaccare l’attuale maggioranza. “Bastava chiedere chiarimenti prima di diffondere informazioni false e alimentare allarmismi inutili tra i cittadini”, affermano gli assessori.
Gentile e Simone ribadiscono l’impegno della Giunta a lavorare con serietà e trasparenza per il bene della comunità, respingendo l’idea di un confronto politico basato su provocazioni e approssimazioni. “Continueremo a fornire tutte le informazioni necessarie – concludono – ma non accettiamo che il dibattito venga ridotto a una mera strumentalizzazione della realtà”.