Giandonato La Salandra, parlamentare foggiano e membro della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, chiede alla sindaca Maria Aida Episcopo e alla Giunta comunale l’immediata revoca della delibera n. 14 del 31 gennaio 2025, riguardante le verifiche legali sul controllo analogo del Comune su Amiu Puglia.
Secondo La Salandra, la decisione dell’amministrazione mortifica l’intera avvocatura, non solo a livello locale ma anche regionale e nazionale. “Si tratta di un atto che umilia e sminuisce il mondo forense, ignorando l’eccellenza professionale del foro di Capitanata”, afferma il deputato.
“Scelta paradossale, si ignora la competenza degli avvocati foggiani”
L’accusa del parlamentare si concentra sul fatto che la Giunta abbia indicato nella delibera la necessità di rivolgersi a esperti di comprovata esperienza accademica o nel diritto societario, escludendo di fatto molti professionisti locali.
“Questa specifica risulta davvero paradossale, considerando che il foro di Capitanata abbonda di avvocati altamente qualificati, con esperienze accademiche e una lunga carriera nel diritto societario”, sottolinea La Salandra, aggiungendo che evocare un principio di imparzialità per l’incarico appare fuori luogo.
“Ogni avvocato è chiamato a perseguire gli interessi del proprio cliente, rispettando i principi di lealtà, probità, indipendenza e competenza, come previsto dagli articoli 9 e 10 del Codice Deontologico Forense. Non si può pretendere che un avvocato agisca in modo neutrale rispetto alla tutela degli interessi del Comune di Foggia, che sarebbe il committente dell’incarico”, argomenta il deputato.
“Interrogherò il Consiglio Nazionale Forense”
La Salandra si dice pronto a portare la questione all’attenzione degli organismi nazionali: “Non escludo di interrogare il Consiglio Nazionale Forense su questo atto”, dichiarando la sua preoccupazione per quella che considera una decisione senza precedenti.
L’attacco del deputato arriva in un momento particolarmente delicato per la gestione di Amiu Puglia, al centro di tensioni politiche e amministrative. “Questo sembra essere il primo e unico atto concreto sulla vicenda Amiu, ma è un atto che ritengo mortificante per la categoria forense e per i doveri degli avvocati nei confronti della città e dei cittadini di Foggia”, conclude La Salandra.
La richiesta di revoca della delibera alimenta il dibattito sul futuro della gestione di Amiu e sul rapporto tra amministrazione e categorie professionali, mentre si attendono risposte dalla sindaca Episcopo e dalla Giunta comunale.