Vestiti attillati, unghie laccate di rosso, champagne in discoteca e frasi in stile serie tv. Loreta Capriati, 32 anni, nipote del boss Sabino Capriati, è finita in carcere con l’accusa di detenzione di armi e droga. Insieme a lei è stato fermato il cugino Christian Capriati, 20 anni, trovato con cocaina e marijuana già confezionate in dosi pronte allo spaccio.
La giovane, formalmente incensurata, sarebbe stata uno dei perni della famiglia criminale che per decenni ha controllato Bari vecchia. Il clan è stato decimato dagli arresti – in carcere lo zio Filippo, attuale reggente, e il cugino Sabino – e dai delitti di sangue, con il padre di Loreta, Mimmo Capriati, ucciso nel 2018, e lo zio Lello, assassinato nell’aprile scorso.
Una vita da “donna d’onore” sui social
Sui social, Loreta Capriati si mostrava come una donna di potere, idolatrando la famiglia e vantando uno stile di vita tra lusso e richiami al mondo della malavita. “Non sottovalutatemi, sembro zucchero ma sono sale”, scriveva su TikTok, dove utilizzava come colonna sonora un rap che inneggia a un signore della droga.
Ma dietro l’apparenza c’era ben altro. Secondo gli inquirenti, con i capi storici del clan fuori gioco, il business della famiglia sarebbe passato alle nuove leve, che avrebbero trasformato i vicoli del borgo antico in una piazza di spaccio fiorente, alimentata anche dal giro della movida.
L’arresto e la reazione violenta
La notte dell’arresto, Loreta era in compagnia del cugino Christian Capriati, figlio di Lello e fratello di Sabino. Quando la polizia li ha fermati per un controllo, sono stati trovati in possesso di armi e droga, in particolare dosi di cocaina e marijuana già pronte per la vendita. Durante la perquisizione, la 32enne avrebbe dato in escandescenze, costringendo gli agenti a portarla in carcere. Christian è stato invece posto ai domiciliari.
Il pubblico ministero Matteo Soave ha chiesto per entrambi la misura cautelare. Sono difesi dall’avvocato Donato Colucci.
Christian, il tiktoker che sfida gli Strisciuglio
Come riporta Repubblica Bari, anche Christian Capriati è noto per la sua presenza sui social, dove si mostra spesso con mazzette di denaro di origine sconosciuta e immagini che lo ritraggono mentre si versa champagne addosso. “Sicuramente farai carriera”, gli ha scritto ironicamente qualcuno commentando le sue foto.
Sul petto e sulla spalla sinistra ha tatuato un kalashnikov, un simbolo di appartenenza ben preciso. Negli ultimi mesi, il giovane è stato coinvolto in diversi scontri nei locali della città con esponenti degli Strisciuglio, uno dei clan rivali, spalleggiato dal fratello Bino e da Eugenio Palermiti Junior, nipote dell’omonimo boss del quartiere Japigia.
In una delle risse era presente anche Loreta, segno di come le tensioni tra le famiglie criminali di Bari siano tutt’altro che sopite.