Emiliano resta di casa al policlinico di Foggia. Il presiedente della Regione, operato all’anca l’11 gennaio in Ortopedia, è stato ancora avvistato al Riuniti dove si reca per effettuare, con l’aiuto di medici e fisioterapisti, la riabilitazione post-operatoria. Non è dato sapere quanto tempo ci vorrà perchè il governatore torni alla piena attività, in ospedale bocche cucite a parte di medici e infermieri di reparto e anche dalla direzione generale non trapela alcunché.
Sta di fatto che la politica regionale con Emiliano momentaneamente uscito di scena si muove poco, l’attività istituzionale di via Gentile è tornata nei ranghi della piena ordinarietà così come manca il sale delle indiscrezioni sulle pur attese nomine dei nuovi vertici alle Asl – e dello stesso policlinico di Foggia, guidato in questa fase dall’ex direttore amministrativo Elisabetta Esposito – ad esempio, dove il governatore prima di ricoverarsi aveva previsto un giro di valzer niente male. Ma il decorso post-operatorio costringe attualmente Emiliano a una parziale immobilità, l’anca destra fonte un tempo di non pochi patemi è stata finalmente messa a posto con l’impianto di una protesi, ma certo non è un intervento di routine e dunque è necessario che il governatore stia ancora per un po’ a riposo.
Le attenzioni della politica e non solo restano così puntate sul Policlinico di Foggia, luogo dei contrattempi medico-sanitari del presidente a fine mandato (Emiliano ha già annunciato che non si ricandiderà come governatore), ma il fatto che ci siano così tante nomine da decidere lascia intendere che i tempi del recupero fisiologico probabilmente sono sfuggiti a una tempistica più breve per il ritorno alla piena attività.
Non a caso il governatore si era sottoposto l’11 gennaio all’intervento, ovvero in un periodo piuttosto anonimo per l’attività politico-amministrativa. L’intervento era stato programmato da qualche tempo, lo stesso Emiliano ne aveva fatto cenno durante l’ultimo incontro pubblico nella sala Turtur dei Riuniti lo scorso dicembre. Dopo l’operazione Emiliano era rientrato a casa per un periodo di convalescenza, ora la fase di riabilitazione i cui tempi tuttavia richiedono modalità e scadenze che mal si conciliano con l’agenda del governatore, tra i presidenti di Regione più in vista e che aveva abituato gli elettori e i suoi diretti collaboratori a un frenetico presenzialismo: non a caso in due mandati al vertice della Puglia raramente Emiliano è stato costretto a disertare un evento o manifestazione. La congiuntura politico-amministrativa coglie adesso Emiliano nel pieno di una riprogrammazione di incarichi ai più alti livelli e che attendono da diverso tempo di essere definiti.
Destinate così a restare in stand-by le nomine e i ricambi al vertice di almeno quattro Asl pugliesi, così come andrà ridefinito il ricambio dei dieci direttori di dipartimento ampiamente scaduti dal marzo scorso del 2024 e già prorogati fino al 14 gennaio scorso, dunque ora nuovamente scaduti e forse suscettibili di una proroga bis stante l’indisponibilità del governatore ad affrontare la questione.