La recente decisione della Giunta Regionale della Puglia di accorpare l’Istituto Alberghiero “Enrico Mattei” con l’Istituto Superiore “Fazzini-Giuliani” ha suscitato una forte opposizione tra gli studenti e la comunità di Vieste. Francesco, uno studente locale, ha espresso il suo dissenso attraverso un video sui social media, dichiarando: “Sono uno studente con sogni e aspirazioni, non una semplice statistica da gestire”. Nel video si vedono gli studenti scendere le scale della scuola mentre tengono in mano un foglio con il proprio nome. Un modo per esprimere la preoccupazione per la fusione, vista come un potenziale danno per l’offerta formativa e l’identità culturale del territorio.
L’assessora all’Istruzione, Cultura e Turismo di Vieste, Graziamaria Starace, aveva definito l’accorpamento “uno sfregio alla nostra identità, alla nostra storia, alla nostra dignità.” Ha sottolineato come il “Mattei” non sia solo una scuola, ma un “presidio di legalità e formazione” che ha formato generazioni di professionisti nel settore alberghiero, contribuendo significativamente al prestigio della città e dell’intera Capitanata.
La delibera regionale del 30 dicembre 2024, che sancisce l’accorpamento, è stata percepita come una decisione calata dall’alto, senza il dovuto coinvolgimento delle istituzioni locali, dei sindacati e delle comunità interessate. L’amministrazione comunale di Vieste ha già avviato le procedure per contrastare il provvedimento, non escludendo il ricorso al TAR, con l’obiettivo di ottenere una revisione della delibera e garantire la continuità e l’autonomia dell’Istituto “Mattei”.
La mobilitazione degli studenti, supportata dalle istituzioni locali, evidenzia la determinazione della comunità di Vieste nel difendere il diritto a un’istruzione di qualità – in “un’area svantaggiata” -, rispettosa delle peculiarità e delle esigenze del territorio. Il messaggio è chiaro: gli studenti non sono numeri, e le decisioni che li riguardano devono essere prese con attenzione e partecipazione.