Le procedure delle composizioni delle crisi sono tra gli strumenti più innovativi utilizzati dai vari fondi antiracket e antiusura. Anche a Foggia la Fondazione Buon Samaritano sta studiano da tempo come intervenire per aiutare i sovraindebitati che arrivano al fallimento personale e finanziario.
“Il crescente disagio economico di tantissime famiglie, delle quali numerose vivono in condizioni di povertà assoluta secondo i recenti dati ISTAT, e l’impossibilità di dar seguito, da parte della Fondazione, alle richieste economiche delle stesse per assenza dei criteri di meritevolezza, hanno indotto la Fondazione a porre in essere una serie di attività ed iniziative finalizzate ad assistere, comunque, i sovraindebitati al fine di prevenire l’incauto ricorso al prestito usuraio e, quindi, stimolare il maggior utilizzo delle procedure di composizione della crisi previste dalla Legge 3/2012 (legge antisuicidi), poi integrate dal Decreto Ristori, e riordinate dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”, spiega l’ingegner Pippo Cavaliere, componente del Comitato di solidarietà nazionale antiracket e antiusura, tornato alla guida della Buon Samaritano.
La Fondazione offre consulenza a mezzo di propri professionisti sulla fattibilità dell’avvio della procedura in forza di una convenzione con la Camera di Commercio presso cui è attivato l’organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento e, quando sussistono i presupposti e la meritevolezza, offre aiuti economici a favore dei richiedenti impossibilitati a sostenere in tutto o in parte i costi vivi dell’avvio delle procedure.
“Purtroppo, a livello nazionale, resta ancora una legge poco conosciuta – aggiunge Cavaliere -. Comunque, trattasi di procedure in crescita dopo la pandemia, a dimostrazione della sempre più crescente impossibilità di onorare i propri debiti. L’OCC camerale è attivo da settembre 2021 e, in quell’anno, non è stata avviata alcuna procedura. Nel 2022 è stata inoltrata 1 sola pratica. Nel 2023, 19 pratiche e nel 2024, 37 pratiche. In linea con il trend nazionale. La Fondazione punta a stimolare il ricorso sempre maggiore a tali procedure, ovvero la ristrutturazione dei debiti del consumatore, la liquidazione controllata, se solo si considera l’importante falcidia ottenibile a seguito di omologa da parte del giudice, nonché la esdebitazione del sovraindebitato incapiente; ovvero la possibilità al debitore che non abbia assunto obbligazioni per colpa grave, malafede o frode, nonché privo di altra utilità da offrire, di ottenere, per una sola volta nella vita, la cancellazione dei debiti o quanto meno una sostanziale riduzione di questi. La legge pertanto offre, a chi vive un profondo disagio economico, una seconda possibilità e per le esperienze vissute possiamo attestare che in molte famiglie è ritornato il sereno”.