Incastonato tra le colline dei Monti Dauni, affascinante per la sua bellezza semplice e autentica, Roseto Valfortore è anche il paese degli scalpellini. Antonio Bozzelli è uno degli ultimi artisti della pietra, quella rigorosamente di Roseto, che non ha nulla da invidiare alle più conosciute pietre di Lecce, Trani ed Apricena.
Lo incontriamo in riva al fiume Fortore, in un parco comunale dove Antonio sta completando un barbecue in pietra. “Sono stati i miei antenati a scoprire la cava di pietra a Roseto, ecco perché questo è il paese degli scalpellini. La pietra di Roseto la troviamo sulle facciate delle cattedrali di Troia, di Ariano Irpino e di tante chiese non solo della provincia di Foggia. E a scolpirla sono stati il mio bisnonno, il mio nonno e mio padre”. Un mestiere in via di estinzione, e che Antonio cerca di tramandare ad alcuni ragazzi del paese. “Purtroppo si, sono rimasto da solo e i miei figli hanno preso altre strade. Mi piacerebbe che con l’aiuto delle istituzioni si faccia qualcosa per salvare questa antica arte, magari con dei corsi professionali”.