L’amministrazione comunale ricorda il sacrificio di Michele Cianci, concittadino che il 2 dicembre 1991 perse la vita per sventare una rapina nella sua armeria.
Le armi sarebbero state utilizzate dai clan locali per le loro attività criminali, spinti dall’unica necessità di reperirne sempre di nuove, con sprezzo della vita e del coraggio semplice di Michele.
Michele non si era mai voltato dall’altra parte, era sempre stato attento a ciò che gli succedeva intorno. Credeva fortemente nei valori della giustizia e del rispetto per gli essere umani. E così anche quando tentarono di rapinarlo, si oppose. Lui, che aveva sempre lavorato, non riteneva giusto che con la violenza qualcuno volesse appropriarsi dei frutti del suo lavoro.
“Cerignola non dimentica il sacrificio di questo eroe della normalità, della quotidianità. Credere nella giustizia, credere nel rispetto dev’essere normale, e Michele Cianci è l’esempio capace di ricordarlo ogni giorno. L’amministrazione comunale parteciperà convintamente alle celebrazioni di questa sera organizzate dalla Cooperativa sociale Altereco insieme all’Azione Cattolica della Dicoesi.” Le parole del sindaco Francesco Bonito.