Giovanni, Salvatore, Naomi, Angelica Rita, Mario Vito, Nicolò. Sono gli ultimi sei nati tra la fine del 2023 e il 2024 ad Anzano di Puglia, poco meno di 1000 abitanti sui Monti Dauni al confine con l’Irpinia. Per i nuovi nascituri sono stati piantati sei alberi di leccio nelle aree destinate a verde del piccolo paese. Un evento, vista la costante denatalità che si registra nelle aree interne, celebrato nell’ambito della Giornata dell’Albero. Solitamente questa giornata si svolge il 21 novembre, ma ad Anzano, causa maltempo, è stata posticipata al 25 novembre insieme alla Giornata contro la violenza sulle donne.
C’erano tutti: dal sindaco Paolo Lavanga al parroco del paese, don Michele, ai rappresentanti delle associazioni di volontariato, ma soprattutto ai bambini della scuola di Anzano che hanno partecipato con entusiasmo alla piantumazione degli alberi. “Ogni albero piantato in questa circostanza per noi è una speranza, perchè gli alberi contribuiscono a migliorare la qualità della vita attraverso ossigeno e anidride carbonica, ma gli alberi ci danno anche ottimi frutti”. Da Anzano i genitori degli ultimi bambini nati non hanno esitato a lanciare un ulteriore appello: “Fate più figli, altrimenti questi comuni saranno destinati a scomparire”.