Nuovi particolari su “Lady Tfa”, l’avvocata di Stornarella, Antonietta Ruggieri, 52 anni, al centro dell’inchiesta su un presunto giro di false attestazioni per insegnare. Con lei sono indagati il marito Carmelo Fiorilli, il figlio Christian, la dirigente dell’istituto paritario “Garibaldi” del Casertano, Angela Ciotola ed altre otto persone. Per avvocata, coniuge e Ciotola sono scattati gli arresti domiciliari. Interdizioni per gli altri nove.
Dalle carte dell’inchiesta, gip Bencivenga, emerge che “in concomitanza con gli inserimenti dei nominativi delle fittizie assunzioni presso l’istituto Garibaldi, risultano contatti telefonici tra gli indagati e la Ruggieri, circostanza che (unitamente a quelle emerse in corso di intercettazione) consente di concludere nel senso che è quest’ultima (che apparentemente non dovrebbe avere alcun ruolo nell’iter di conseguimento del titolo abilitativo all’insegnamento) a fornire il ‘servizio’ consistente nella produzione di falsa documentazione per la creazione del titolo utile per l’inserimento in graduatoria”. Risulta sospetto, inoltre, che gli indagati siano tutti della provincia di Foggia ma l’istituto coinvolto ha sede in provincia di Caserta.
A complicare la posizione degli indagati, le intercettazioni successive alle notifiche dei carabinieri. “L’attività tecnica di ascolto dei colloqui telefonici, sovente coinvolgenti una pluralità di soggetti (anche non indagati) si svolge in concomitanza con la notifica degli atti relativi alla convocazione per rendere l’interrogatorio in fase investigativa” – si legge nell’ordinanza. La gip parla di “disarmante coscienza in ordine alla falsità della documentazione prodotta e all’ideazione, esecuzione e organizzazione dell’attività illecita ad opera, anzitutto, della Ruggieri e del marito”. Sempre a parere degli inquirenti “tali soggetti” si sarebbero “prodigati, in prima persona, per garantire una difesa comune a tutti gli indagati e ad evitare l’emersione dei singoli ruoli individuali nella produzione della documentazione non veritiera”.
La Ruggieri arrivò persino a convocare tutti gli indagati nel suo studio in centro a Foggia per una riunione specifica. L’episodio risalirebbe al 24 aprile 2024. “La riunione – è riportato nell’ordinanza – si colloca al termine di una giornata di intensa e febbrile attività effettuata dalla Ruggieri, la quale nel corso della stessa giornata si era recata – unitamente al marito e al genitore di uno dei beneficiari dei falsi titoli – presso l’istituto ‘Garibaldi’ ove avrebbe, con il concorso decisivo della Ciotola e con l’ausilio di una collaboratrice di studio, realizzato ulteriore documentazione artefatta che ha, verosimilmente, consegnato a coloro che si sono poi recati presso lo studio di Piazza del Lago nel pomeriggio dello stesso giorno”.
Per la gip fu “emblematica, in relazione alle finalità illecite dell’incontro, svoltosi presso lo studio legale Ruggieri, la considerazione per cui – non solo tutti gli indagati si ritrovano, senza alcuna valida motivazione, in tale luogo, ma anche – tutti i partecipanti alla riunione si premurano di disattivare i telefoni cellulari, segno evidente della volontà di occultare le reali finalità dell’incontro, volto – in realtà – a formare ulteriori elementi di elusione delle indagini in corso“. La madre di uno dei soggetti convocati avrebbe persino comunicato a questi le istruzioni cui si sarebbe dovuto attenere quanto alla produzione di documenti nel corso dell’incontro.