Nuovo servizio de “Le Iene” sulla criminalità foggiana. Focus dell’inviato Giulio Golia sul fenomeno del racket che da anni impoverisce l’intera provincia e tiene sotto scacco numerosi imprenditori e negozianti. “Tra poco – si legge sul sito della popolare trasmissione di Italia 1 – uscirà la classifica delle città poco vivibili dell’Italia. E per capire come vive un commerciante in una di queste città Giulio Golia ha fatto un esperimento a Foggia, la ‘vincitrice’ della speciale classifica del 2023. La nostra iena ha raccolto le drammatiche testimonianze di molti negozianti che hanno pagato o pagano il pizzo alla quarta mafia”.
“Se devi convivere con loro devi pagare”, dice uno. Poi c’è Sandro, titolare di uno studio: “Sono arrivato 30 anni fa e mi hanno chiesto dei soldi. 30 milioni. Sono andato a denunciare alla polizia e un poliziotto ha detto di non denunciare ma di andare dal commercialista. Quel poliziotto era culo e camicia con quello che mi ha chiesto i soldi”.
Un altro: “Se miglioro la vetrina vuol dire che ho fatto qualche soldo in più e allora non lo faccio. Gli altri? Pagano”. E ancora: “Se cominciate a dare si crea un vortice. A Piazza Mercato ci sono vari ragazzini abbastanza pericolosi. Anche bambini di 12, 13 e 14 anni”. Sarebbero proprio i minorenni a rendere la situazione più allarmante: “Ci preoccupano di più i cani sciolti, perché le organizzazioni fanno estorsioni solo ai costruttori o altri imprenditori grossi”.
La trasmissione ha raccolto anche lo sfogo della commessa di una profumeria: “Foggia l’hanno fatta morire. Molti negozi stanno chiudendo, anche per il pizzo”.
Infine, un altro commerciante: “La logica sarebbe quella di andare a denunciare ma questi poi possono essere cattivi. Saltano saracinesche, iniziano a vedere che macchina hai e dove abiti”. Il servizio integrale >>> CLICCA QUI