Il nostro viaggio alla scoperta del meglio della provincia di Foggia, oggi fa tappa a Troia, cittadina dall’illustre passato situata sulle prime propaggini dei Monti Dauni. La strada più importante è il corso Regina Margherita, su questa via si affacciano diversi edifici storici e soprattutto la cattedrale romanica con il rosone scandito da 11 colonnine e unico al mondo. Attigua alla cattedrale il Museo del Tesoro che custodisce 3 exultet, antichi rotoli di pergamena avvolti intorno ad un asse di legno detto umbilicus, presenti solo i 32 esemplari al mondo. “Se fossi un turista – ha spiegato il sindaco Francesco Caserta – non mi fermerei solo a visitare la cattedrale, andrei ben oltre con il polo museale che è molto interessante. La nostra cittadina è ricca anche per i tanti negozi, bar e pasticcerie dove si possono gustare le mille bontà di questa terra”. Su tutte la famosa passionata della pasticceria Casoli, situata proprio all’ombra della cattedrale. “Il nome passionata deriva da passione che abbiamo per il nostro territorio. Usiamo solo prodotti del territorio”.
“Troia è un altro gioiello della nostra provincia, una eccellenza sia dal punto di vista storico culturale ma anche per l’economia legata all’agricoltura e all’industria” – ha aggiunto il presidente della Provincia di Foggia, Giuseppe Nobiletti, che in compagnia degli amministratori locali ha visitato la Eceplast, un produttore di livello mondiale di Liner Bags per container ed altre tipologie di imballaggio industriale per merci sfuse e voluminose. Fondata a Troia nel 1995, l’azienda ha come principali industrie di riferimento quelle della chimica, l’alimentare e l’automotive. “Il nostro obiettivo principale – ha affermato il direttore commerciale Nicola Altobelli – è offrire ai clienti una scelta di imballaggio consapevole e responsabile”. Altra eccellenza di questa vivace cittadina è il vino Nero di Troia. Da alcuni anni è nato un consorzio che racchiude le migliori cantine del territorio. “La peculiarità di questo vino – racconta Matteo Cuttano, direttore del Consorzio Nero di Troia Tavoliere Doc – è che viene prodotto da un vitigno autoctono. L’autenticità di questo vitigno rafforza il connubio con il territorio”.