Si chiama “Mari e Monti” la maxi operazione contro la mafia garganica di stamattina. Circa 40 arresti nei confronti del clan Li Bergolis-Miucci, noto anche come il “clan dei montanari”, per decenni egemone sul promontorio e non solo. L’operazione interforze (carabinieri, finanza e polizia), coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, riguarda una lunga serie di reati, tra questi l’associazione mafiosa, il traffico di droga e le estorsioni, tutte “specialità” dei montanari, organizzazione mafiosa guidata da Enzo Miucci, 41enne boss detto “U’ Criatur”, tra gli arrestati di oggi, reggente del clan ed erede naturale degli storici capi. Un tempo a comandare c’era lo zio Francesco Li Bergolis detto “Ciccillo”, ucciso nel 2009, poi i tre nipoti Matteo, Armando e Franco Li Bergolis, i primi due condannati a circa 27 anni, il terzo all’ergastolo nel processo “Iscaro-Saburo”. Infine Miucci, anche lui nipote di Ciccillo e procugino dei fratelli Li Bergolis. “U’ Criatur” è già in cella per altre vicende.
Figura tra le persone fermate anche il 46enne, scampato ad un agguato il 29 novembre 2019, Leonardo Miucci detto “Dino”, fratello maggiore di Enzo. Nelle carte di una inchiesta di pochi anni fa, il basista della strage di San Marco, Giovanni Caterino, definiva Dino Miucci “un santo”: “…quando parla assomiglia ad un santo…”. Maggiori dettagli saranno forniti in giornata successivamente alla conferenza stampa di Bari.