Anche i 25 direttori del Ministero della giustizia del distretto di Foggia questa mattina hanno scioperato e si sono riuniti in assemblea presso il Palazzo di giustizia del capoluogo dauno.
Una protesta composta contro la prospettata eliminazione del loro profilo professionale che, in sede di contrattazione integrativa, ritengono che porterebbe al loro demansionamento con equiparazione alla figura del funzionario, perdendo, di fatto, il coordinamento, la direzione e, soprattutto, la funzione vicaria del dirigente. “Protestiamo – ha raccontato Angela Berteramo – non solo per la nostra dignità, ma soprattutto perché sappiamo come funzionano gli uffici. Evidentemente non è chiaro al ministro della Giustizia. Senza noi direttori, figure apicali che coordinano i servizi delle cancellerie, non si sarebbero potute applicare tutte quelle riforme che ci hanno visti in prima linea insieme ai magistrati. Pensateci bene, prima di eliminare la nostra figura”.
“Questi professionisti, laureati e specializzati – aggiunge Roberto Prencipe – svolgono funzioni di grande responsabilità e sono considerati una vera e propria ‘cerniera’ tra i dirigenti e il resto del personale giudiziario. Il loro ruolo, definito dal decreto ministeriale del 9 novembre 2017, include mansioni cruciali come la direzione e il coordinamento del personale, attività ispettive, rappresentanza degli interessi dell’amministrazione e molto altro. Tuttavia, le ragioni della protesta affondano le radici nella recente decisione ministeriale di far confluire i direttori nella stessa area funzionale dei funzionari giudiziari, eliminando di fatto il profilo professionale del direttore”. “Non siamo sindacalizzati – aggiunge Angela Pastore -, facciamo tutto da soli”.