“Utilizzo dei fondi provenienti dalla TARI pagata dai cittadini foggiani per finanziare la raccolta dei rifiuti della Città di Bari”. Lo riporta un documento inviato a Procura, Carabinieri, Anac, Ispra, Asl e Comune di Foggia e firmato da Maurizio Marrese del Wwf, Francesco Bacchelli di Fareambiente Puglia, Carmela Pellegrini per ‘La Società Civile’, Giuseppina Cutolo per Italia Nostra, Giuseppe Potenza per Konsumer Italia, Giorgio Cislaghi, Alessio Lusuriello per Libertà Civile, Mercurio D’Aloia di Progetto concittadino, Oreste Di Giuseppe, Marcello Sciagura, Michele Vaira e Nicola Zingrillo.
“In conseguenza delle dimissioni dal CdA di Amiu Puglia del dott. Raphael Rossi (nominato dalla Commissione Straordinaria il 1° settembre 2023), i sottoscritti hanno appreso, da un suo comunicato stampa dell’8 agosto 2024, che tra i risultati della sua attività vi è la ‘contabilità industriale per centro di costo per Bari e per Foggia”, che ha consentito di appurare che ‘per il 2023 vi sia stato un utile dalla gestione di Foggia per 1,5 milioni di euro ed una perdita dalla gestione di Bari per 2,1 milioni di euro‘. Tale informazione, paradossalmente sbandierata quale motivo di vanto, sotto la prospettiva di noi cittadini assume un significato tanto grave quanto inequivocabile. L’obiettivo di un’azienda partecipata dall’Ente Pubblico, la cui attività è la raccolta dei rifiuti, non è certamente quella di produrre utili, ma solo quella di impiegare correttamente le risorse derivanti dal pagamento della Tari.
Ciò significa che i cittadini foggiani hanno finanziato – con un milione e mezzo delle proprie tasse – la raccolta di rifiuti di Bari. Una raccolta che ha prodotto, viceversa, un disavanzo di oltre due milioni di euro, tra quanto incassato dalla TARI dei cittadini baresi e quanto effettivamente speso per i servizi resi nel capoluogo barese”.
E ancora: “Abbiamo verificato, leggendo la relazione sulla gestione del bilancio al 31 dicembre 2023, che quanto affermato dall’ex consigliere Rossi corrisponde al vero. Le perdite di Bari non vengono coperte, come sarebbe lecito aspettarsi, da un aumento della Tari a carico dei cittadini baresi. Viceversa, pur a fronte di un servizio che costa meno di quanto è stato pagato dai foggiani, la TARI a carico di essi è stata recentemente addirittura aumentata. Nel bilancio, come può leggersi, gli utili di Foggia vengono utilizzati per ripianare parzialmente le perdite di Bari: la perdita di esercizio complessiva ammonta ad euro 573.493. La scarsità del servizio, denunciata da anni dai cittadini foggiani, con questi dati ha una spiegazione tangibile: Amiu Puglia, con i soldi della Tari dei foggiani, finanzia la raccolta barese”.
Poi concludono: “Chiediamo che le autorità in indirizzo valutino se l’utilizzo delle tasse dei foggiani per finanziare un servizio reso ad altri cittadini costituisca un illecito, di natura penale o contabile, e se tale condotta si sia verificata anche nei precedenti anni (in cui il livello del servizio è sempre stato scadente)”.