Nuova udienza del processo sulla presunta estorsione ai danni dell’ex direttore della Caritas di Foggia. Gli imputati, L.M. e A.D., sono accusati di avere estorto circa 15mila euro al sacerdote per garantire il silenzio su due video di contenuto sessuale. Il filmato ritrarrebbe il prete in atteggiamenti intimi con una delle due persone incriminate. Oggi in aula, nel tribunale di Foggia, sono comparsi l’ex vescovo della Diocesi Foggia-Bovino, Vincenzo Pelvi e il comico Amedeo Grieco del noto duo Pio e Amedeo.
Pelvi ha riferito che convocò il sacerdote in seguito alle pesanti dicerie sulla sua condotta ed il parroco ammise le sue pratiche omosessuali.
Il monsignore non ha ricordato se parlarono dei video in quell’occasione, però ha riferito che poco prima dell’incontro ricevette una lettera anonima presso l’Arcivescovado contenente un dischetto che qualcuno dei collaboratori, non ha saputo indicare chi in particolare, visionò per poi informare Pelvi stesso del contenuto. Dopo l’incontro con il vescovo, il sacerdote fu destituito da responsabile della Caritas diocesana. Pelvi ha affermato con certezza che le voci sull’esistenza di quei video erano molto ricorrenti e diffuse. Infine, ha spiegato di non aver mai conosciuto i due imputati, né il parroco gli rivelò i nomi delle persone coinvolte nelle sue pratiche omosessuali.
Ad Amedeo Grieco, invece, è stato mostrato il contenuto di alcuni messaggi da lui scambiati con L.M. nel dicembre 2017, dai quali risulta che l’imputato voleva parlargli di una faccenda “delicata”. I due si incontrarono in piazza San Francesco a Foggia e l’imputato gli chiese di far uscire i video su ‘Le Iene’, popolare trasmissione di Italia Uno. Grieco lo mise subito in contatto con la redazione (il giornalista Pablo Trincia) e successivamente non seguì più la vicenda.
Il comico ha poi aggiunto di aver visto anche lui alcuni spezzoni del filmato e che L.M. non gli parlò mai di voler speculare economicamente sulla questione.
L’avvocato Michele Sodrio, legale di L.M., ha chiesto al tribunale di sentire un ultimo testimone della difesa, un attuale collaboratore Caritas, ma anche il giornalista Pablo Trincia. Su quest’ultima richiesta (accolta favorevolmente dalla pm Stella) si deciderà in occasione della prossima udienza di ottobre. Il giudice ha disposto l’accompagnamento coattivo del dipendente Caritas, oggi assente.
“A mio parere l’udienza è andata molto bene per il mio cliente – il commento di Sodrio -, essendo emerso ancora una volta che lo stesso stava cercando di far uscire i video ritraenti il sacerdote e quindi non poteva avere alcun motivo per ricattarlo affinché quei video restassero segreti”.