Sono 11 i candidati alle comunali in Puglia giudicati “impresentabili” secondo le verifiche svolte dalla commissione Antimafia in base al codice di autoregolamentazione. Nell’elenco compare anche Marianna Ricucci candidata al Comune di Manfredonia con la lista Ugo Galli sindaco e condannata con sentenza definitiva a 7 mesi di reclusione per tentata estorsione.
“Ringrazio la Commissione parlamentare antimafia per le sue verifiche sui candidati in violazione del codice di autoregolamentazione dei partiti, dei movimenti e delle liste, che saranno tenute da me in debita considerazione – ha commentato subito il candidato sindaco, Ugo Galli -. Ero assolutamente ignaro della condanna di Ricucci Marianna, fino ad oggi candidata nella mia lista, ma ormai estromessa da ogni impegno politico con la lista e con la coalizione. Per quel che può valere, la sua posizione sul casellario giudiziale risulta pulita. Non si fa cenno a nessuna condanna. A quell’atto mi ero riferito accogliendola in lista”.
Galli è a capo della coalizione civica Manfredonia2024, sostenuta anche da Forza Italia e Fratelli d’Italia. “Tutti i candidati e i membri delle liste elettorali della coalizione Manfredonia2024 hanno sottoscritto un codice di autoregolamentazione – continua Galli – basato appunto sulle direttive della commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie, assicurando che ogni candidato ripudi fermamente ogni forma di condizionamento criminale organizzato, comune nonché il malaffare amministrativo. Per me, nato e cresciuto in un clima di legalità concreta, la legalità è il pilastro fondamentale su cui si costruisce una società civile equa e prospera. I principi della legalità non possono mai essere derogati. Nulla può macchiare la nostra presentabilità e la nostra condotta che deve essere sempre integerrima”.
Gli “impresentabili” in Puglia
A Bari sono due distribuiti tra centrosinistra e centrodestra ed entrambi rinviati a giudizio per bancarotta fraudolenta: si tratta – lo riporta Ansa – di Sigismondo Colasuonno (lista Decaro per Bari) e Luigi De Nittis (lista Fratelli d’Italia). A Lecce sono tre, tutti del centrodestra: Raffaele Guido (lista Movimento Regione Salento), rinviato a giudizio per tentata violenza privata, minaccia e lesioni aggravate, detenzione e porto in luogo pubblico di arma, aggravati dal metodo mafioso; Andrea Guido (lista Udc-Puglia Popolare), a giudizio per corruzione per l’esercizio della funzione commessa al fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose; Filippo Montinari (lista Io Sud), a giudizio per bancarotta fraudolenta.
Per il Comune di Neviano, in Salento, compare il nome di Fabio Ramundo, lista Sempre con voi, già assessore del Comune sciolto. A Trinitapoli, nella Bat, sono quattro gli ‘impresentabili’: Emanuele Pio Losapio, lista Siamo Trinitapoli, ex sindaco del comune sciolto; Cosimo Damiano Albore, lista Siamo Trinitapoli, ex assessore; Francesco Di Natale, candidato per la lista Siamo Trinitapoli, ex vicesindaco e assessore del comune sciolto; e infine Maria Michela Montuori, lista Siamo Trinitapoli, ex assessora del comune sciolto.