I sondaggi danno la lista Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) sulla soglia del 4% per le prossime Europee, lo spettro dello sbarramento rimane incombente. La sfida della candidata tarantina Rosa D’Amato, già europarlamentare eletta col M5S con oltre 38mila preferenze, non è semplice. Ancor meno quella del candidato foggiano Fedele Cannerozzi, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, in posizione di servizio.
La lista rossoverde, come è stato spiegato oggi in Via Bari anche dal coordinatore ambientalista Fabrizio Cangelli, soffre la competizione del listino pacifista di Michele Santoro.
“Noi abbiamo la pace come elemento fondativo, quella è una lista di scopo, con grande dignità politica, costituita da persone che hanno dedicato al tema della pace gran parte della loro vita ma semplicemente non sentivo la necessità di una lista di scopo”, ha detto senza mezzi termini l’avvocato.
Dal suo canto D’Amato è molto determinata. La Puglia avrà 7 miliardi di euro per supportare le imprese del terzo settore, ma va insegnato ai territori come accedere a questi bandi. Serve una assistenza tecnica nei Comuni. “Nel nostro Sud c’è una carenza amministrativa e l’Europa se n’è accorta”, ha rimarcato la candidata.
Sono tanti i temi di cui in questi anni si è occupata e che fondano oggi il suo programma. Dalle case green all’energia elettrica rinnovabile con i cittadini che diventano prosumer e democratizzano l’energia.
I verdi sono contro l’autonomia differenziata, a favore delle politiche per i pescatori e gli agricoltori. Hanno votato contro la Pac che ha agitato le proteste dei trattori nei mesi scorsi.
Per quanto riguarda i sistemi alimentari, la Sinistra vuole stabilire un modello di politica agro-ecologica per la Politica agricola comune (PAC), basato su un’agricoltura sostenibile dal punto di vista ambientale, che garantisca redditi equi agli agricoltori. I Verdi si impegnano a lottare per una riduzione del 50% dell’uso dei pesticidi entro il 2030.
“Il partito a livello nazionale mi ha chiesto di impegnarmi in un radicamento, Verdi e Sinistra localmente continueranno ad esistere con soggetti autonomi, non abbiamo scelto la fusione, ma sentiamo abbastanza la necessità di costruire una voce comune anche sulle questioni locali. Noi siamo la vera alternativa di sinistra, che ha dato prova di coerenza”, ha aggiunto Cannerozzi.
D’Amato non nasconde le critiche al MoVimento e ad alcuni suoi esponenti illustri anche locali. “Noi non abbiamo cincischiato per l’Ilva su una finta carbonizzazione. La Pac è stata votata dal Pd, così come i nuovi ogm. È facile essere pacifisti ed ecologisti ma quando si è stati in maggioranza si sono fatte scelte diverse. Il M5S a Taranto ha preso il 47% con un preciso mandato, troppo facile adesso, essere in Parlamento europeo significa essere in un gruppo politico. Alcuni millantano solo di avere avuto dei risultati. Io sono la terza parlamentare su 700 che ha fatto più denunce. Andiamo a vedere chi ha lavorato sui territori, chi ha portato i temi e i cittadini ad essere auditi nella commissione Petition”.