“Prendo spunto dalle dichiarazioni del prefetto Valiante relative alla recente esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due noti esponenti della criminalità organizzata, per esprimere la sensazione che probabilmente siamo giunti ad un punto di svolta nell’azione di contrasto al crimine organizzato”. Ne è convinto il presidente onorario della Fondazione Antiusura “Buon Samaritano”, Pippo Cavaliere.
“A certificarlo non c’è solo la suddetta ordinanza, ma soprattutto la circostanza, a cui forse non è stata data la giusta evidenza, che negli ultimi mesi ben tre noti esponenti della criminalità organizzata locale si sono arresi allo Stato (i fratelli Francavilla e il boss viestano Marco Raduano, a cui si aggiungono esponenti di calibro minore come Liberantonio Azzarone, ndr) ed hanno deciso di collaborare. La loro resa costituisce la dimostrazione più eloquente di quanto sia stata incisiva e determinata l’azione congiunta della DDA, della Procura di Foggia, delle Forze dell’Ordine e della Prefettura. La circostanza assume rilievo ancora maggiore se si pensa che, fino a pochi mesi fa, la maggiore criticità del nostro territorio era la mancanza di pentiti e di collaboratori di giustizia, ed ora tre in pochi mesi! Ed in questo contesto sarà determinante la collaborazione da parte della comunità, ‘perché quanto più le forze dell’ordine avvertiranno il sostegno, tanto più lo Stato riuscirà ad affermare pienamente la legalità’, come esorta il prefetto Valiante. Rimane questa l’unica strada percorribile per scrollarsi di dosso il marchio della ‘quarta mafia’ – conclude Cavaliere -, per invogliare gli imprenditori ad investire nuovamente nel nostro territorio e per creare sana occupazione”.