“Io sono sempre stato l’elefante nella stanza del Pd. Il partito non mi ha mai metabolizzato, sono stato sempre una spina nel fianco, per tanti segretari”. Così al Corriere della Sera il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Elly (Schlein, ndr) – dice ancora, però – mi è stata vicinissima. Venerdì siamo stati sempre assieme, assieme abbiamo detto a tutti di continuare la battaglia politica alzando un’altissima vigilanza. Poi abbiamo avuto una splendida cena. Lei ha intuito e grandi capacità. Le ho detto: ‘Per quanto sei consapevole sembri più vecchia della tua età'”. Rispetto alle accuse di trasformismo, Emiliano ribatte: “Macché. Il nostro progetto è talmente accattivante che molti avversari vi aderiscono per passione politica. Sandro Cataldo nessuno di noi lo conosceva. Quanto ad Anita (Maurodinoia, ndr), che si è dimessa a tutela della Regione proclamandosi innocente, non è che la provenienza politica determini il tasso di onestà di un politico. Ho visto gente del Pci fare cose terribili. Il lavoro preventivo di screening è difficilissimo”.
Su Decaro “abbiamo un legame ventennale che si è rinsaldato: ci attaccano insieme” e sull’episodio raccontato della sorella del boss dice: “Col senno di poi userei altre parole, poi dopo tanti anni ognuno può ricordarla diversamente”. Sui rapporti col M5s: “Abbiamo lavorato per l’alleanza in Puglia, ci sta che su altri tavoli non si chiuda. Condivido l’appello di Conte alla massima vigilanza. Far saltare le primarie è stato un colpo ma al di là delle dichiarazioni a caldo siamo tutti impegnati per la soluzione più giusta. Il prossimo sindaco di Bari sarà espressione dell’unità”. Rottura definitiva? “Non esiste nulla di definitivo in politica”. (Ansa)