Il videogioco contro l’ansia sociale, i disturbi alimentari, il bullismo e le varie insicurezze della Generazione Z, è targato Foggia. Nato come progetto vincitore del bando europeo 2020 dell’associazione San Benedetto di Foggia, che da sempre si occupa di dispersione scolastica e supporto ai giovani in situazioni familiari complesse, “Bluethroot” è un videogioco che si pone l’obiettivo di affrontare tematiche adolescenziali delicate e contemporanee come i tanti timori che colpiscono i ragazzi. Autrice del videogioco una ragazza 32enne di Napoli, Fortuna Imperatore (nome d’arte Axel Fox) che lo ha messo a disposizione delle scuole superiori.
Ed è proprio a Foggia che il videogioco è stato testato da un gruppo di studenti e dall’Irsef. Dai primi risultati è emerso che il disturbo più ricorrentemente segnalato è stata l’ansia sociale. Il gioco non offre diagnosi, ma tramite un sistema psicometrico che la designer ha strutturato, connette le risposte e le scelte del gioco in indicatori numerici che definiscono la potenziale presenza di ansia sociale, disturbi legati all’autolesionismo, alla dismorfofobia, all’abuso di alcol e droghe, al bullismo attivo e passivo, ai comportamenti rischiosi e alla sessualità praticata senza protezione e coscienza. “Bluethroot – spiega il project manager del progetto Appazzià, Gerardo Fascia – nasce in seguito ad un corso di Game design che ha curato Fortuna Imperatore per l’Associazione San Benedetto di Foggia”. L’associazione si occupa di arginare il fenomeno della dispersione scolastica (tra le varie attività che svolge) e nel 2020 ha vinto un bando europeo in cui ha inserito, come proposta progettuale, una App che avesse l’obiettivo di affrontare tematiche legate al disagio adolescenziale.
Al progetto, ideato da Gerardo Fascia, hanno dato il valido apporto, oltre all’associazione San Benedetto, presieduta da Carla Calabrese, l’istituto Einaudi con il preside Michele Gramazio, il Pacinotti con la dirigente Maria Antonia Vitale, e il Centro socio educativo “Caione-De Leonardis” presieduto da Cristian Paglia. “Foggia – aggiunge la presidente dell’associazione san Benedetto, Carla Calabrese – è anche questa. È una città molto attiva dal punto di vista sociale, in grado di cogliere i bisogni del territorio e sviluppare delle progettualità che possono aiutare i nostri ragazzi. L’associazione San Benedetto è sempre molto attiva sulle problematiche sociali. E’ questo progetto ne è la più eloquente testimonianza”.