Dalle prime ore dell’alba, i finanzieri del Gruppo di Foggia, del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bari e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, con il supporto di unità cinofile e di un elicottero della Sezione Aerea di Bari, stanno eseguendo quattro provvedimenti cautelari (due in carcere e due agli arresti domiciliari) e perquisizioni per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Foggia, sono state avviate nel marzo scorso a seguito del sequestro, durante un controllo stradale, di un chilo di cocaina a carico di un giovane foggiano, Samuel Perdonò, 24enne figlio di Massimo Perdonò, appartenente alla batteria Moretti-Pellegrino-Lanza della “Società Foggiana”.
Le indagini immediatamente avviate hanno consentito di ricostruire i canali di rifornimento della sostanza stupefacente, approvvigionata ad Orta Nova da esponenti di spicco della criminalità del posto: Andrea Gaeta di 53 anni, fratello del boss di Orta Nova Francesco “Spaccapallin” e Pasquale Ferrara di 57 anni. Gaeta era già stato arrestato alcuni mesi fa con l’accusa di aver preso parte, con il ruolo di mandante, ad un duplice tentato omicidio. Ai domiciliari i foggiani Ciro Campanile, 22 anni e Salvatore Olivieri, 45 anni.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati complessivamente oltre 5 chili di cocaina, documentate numerose cessioni ed arrestate in flagranza di reato ulteriori 4 persone, non destinatarie degli odierni provvedimenti, ritenute responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti.
Molte le cautele utilizzate dagli indagati che nascondevano la droga interrandola nelle campagne di Orta Nova ed utilizzavano telefoni cellulari criptati per comunicare tra loro.
Si precisa che, indipendentemente dal quadro indiziario raccolto e che ha portato all’emissione delle misure cautelari da parte del gip del Tribunale di Foggia, gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino alla pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.