Cinque anni e 2 mesi di reclusione in primo grado per Francesco Cannone nel processo sulla morte di Camilla Di Pumpo, 25enne avvocata foggiana deceduta il 26 gennaio 2022 in via Matteotti. Il pm aveva chiesto una condanna a sei anni.
Oggi il verdetto, con rito abbreviato, pronunciato nell’aula della Corte d’Assise e celebrato dinanzi al gup che ha inflitto la pena per omicidio stradale aggravato e falsità ideologica per aver indotto in errore i pubblici ufficiali che hanno rilevato le generalità del conducente. L’imputato è stato anche condannato al pagamento di una provvisionale di 80mila euro ciascuno ad entrambi i genitori della vittima e di 50mila euro al fratello. Il legale dell’imputato, l’avvocato Michele Sodrio, ha annunciato appello.
Il caso di cronaca risale al gennaio del 2022 quando, in tarda serata, si verificò un incidente stradale tra l’utilitaria della vittima e l’Audi nera guidata da Cannone.
Quattro gli imputati: oltre a Cannone, il padre Michele, di 52 anni, accusato di concorso in falsità ideologica e altri due giovani di Carapelle Rocco Pio Curci e Simone Rendine, 21 e 27 anni, che sono invece accusati di favoreggiamento e concorso in falsità ideologica. Per loro tre il processo sarà celebrato con rito ordinario.