Sulla zona a traffico limitato i primi scricchiolii in seno all’amministrazione comunale di Mattinata. In queste ore il vice sindaco, Luigi Falcone, ha rimesso nelle mani del sindaco le sue deleghe. “Non ho rassegnato le dimissioni ma rimesso nelle mani del sindaco le deleghe attribuitemi in attesa di fare chiarezza sulla problematica e fiducioso che il buonsenso possa prevalere nel prendere la decisione non migliore ma più condivisa possibile. In politica, come nella vita, bisogna fare delle scelte e si arriva ad un punto dove il coraggio deve essere più forte della comodità. Perché con la paura si perde e nessun consenso potrà mai ripagare il diritto di essere uomini e donne liberi”.
“Riavvolgendo il nastro – ha aggiunto il vice sindaco – è giusto ricordare come questa sia stata istituita attraverso un percorso di partecipazione con cittadini, imprese e associazioni. È noto, tuttavia, come i cambiamenti comportino difficoltà in un primo momento e tanti siano incappati in una sanzione dopo l’introduzione della zona a traffico limitato. Nelle ultime settimane, una delegazione di commercianti ha chiesto di interloquire pacificamente con l’Amministrazione per esporre le criticità riscontrate nei mesi estivi in seguito alla chiusura permanente di un tratto di corso Matino a partire da via C. Battisti, oltre che di altre aree del medesimo corso. L’esito dell’incontro ha portato gli stessi a chiedere una rimodulazione degli orari, con l’obiettivo di garantire maggiore visibilità e far fronte ad una situazione definita ’emergenziale’”.
A questi vanno aggiunti i tanti malumori dei cittadini, molti dei quali timorosi di avvicinarsi a Corso Matino per paura di incappare in una sanzione, che preferirebbero rivedere le fasce orarie di apertura e chiusura dei varchi rendendo uniforme l’intera area. Nessuno, cittadini e commercianti, ha espresso contrarietà assoluta alla ZTL. Anzi, l’isola pedonale dalle ore pomeridiane è una soluzione condivisa all’unanimità. A fronte delle richieste sopra riportate e del malcontento popolare, c’è stato un dibattito interno all’amministrazione allargato al gruppo politico che ha visto prevalere la volontà di non rimodulare nell’immediato gli orari, migliorando la segnaletica, le aree di sosta e applicando riduzioni sulle imposte locali.
“Questa decisione non mi trova d’accordo – aggiunge -. Sebbene inizialmente abbia condiviso e votato gli orari attualmente in essere, ritengo ora che quella scelta non abbia dato affatto i propositi sperati e il risultato sia una desertificazione di Corso Matino nelle ore diurne con lo spauracchio di sbagliare attraversamento ed essere sanzionato. L’opzione migliore, a mio giudizio, sarebbe quella di aprire la ZTL al transito nelle ore diurne fino al pomeriggio uniformando gli orari dei varchi che spesso mandano in confusione i cittadini. E poiché il tema divide, sarebbe auspicabile anche dare parola ai cittadini attraverso una consultazione referendaria che una volta per tutte ponga la parola fine ad su una questione annosa. È d’altronde controproducente nicchiare sul clima da stadio che sta spaccando fortemente le opinioni, facendo diventare l’oggetto della discussione una tempesta perfetta capace di oscurare tutto il lavoro fatto fin qui.
Corso Matino è una risorsa per tutti: anziani, categorie fragili, commercianti, genitori, bambini e cittadini tutti. Nessuno deve sentirsi escluso o voler prevalere negando i diritti altrui. Perché nel perimetro delle libertà costituzionali, i diritti non sono qualcosa da concedere; i diritti vengono prima di tutti noi e ci permettono di confrontarci democraticamente nel merito delle proposte, consapevoli che essi debbano essere sempre riconosciuti e mai concessi. In eguale misura per tutti”.