Più di un malumore alberga nella coalizione di centrosinistra per le prossime amministrative di ottobre al Comune di Foggia, sciolto per infiltrazioni mafiose dall’agosto del 2021.
All’ennesimo tavolo del campo largo partiti e movimenti non sono andati oltre il “duello” tra l’imprenditore Marcello Salvatori, proposto dal Pd, e la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Maria Aida Episcopo, ex assessora tecnica della seconda Giunta Mongelli, il cui nome è stato avanzato, non senza perplessità dalla base, dal coordinatore provinciale del M5S, l’europarlamentare Mario Furore.
La professoressa sembra aver trovato il via libera anche da una base pentastellata non proprio entusiasta.
Forte il disappunto dei socialisti, manifestato in riunione dal segretario cittadino Mino Di Chiara. “Si andrà tutti insieme – rimarca -, ma sono convinto che il Movimento 5 Stella debba trovare un altro nome, gradito a tutti. Episcopo è troppo debole per vincere la sfida. Al momento nessuna candidatura è confermata. Se Mario Furore e Rosa Barone hanno ribadito il nome di Episcopo, per quel che concerne Marcello Salvatori nessuno ne ha rivendicato chiaramente la paternità. All’ultimo nostro incontro non si sono presentati i civici di Emiliano, Cusmai e De Rosa che potrebbero scegliere Mainiero“.
Mino Di Chiara rivendica il ruolo esercitato dai socialisti più di dieci mesi fa in una delle rare convention di partito post-scioglimento: “Nella nostra manifestazione proponemmo un nome importante, che è stato capace di muovere qualcosa contro la mafia in questa città. Se qualcosa è accaduto lo dobbiamo anche all’ingegner Pippo Cavaliere. Nei mesi successivi abbiamo chiesto alla coalizione le Primarie, così identitarie per il Pd. Niente di tutto questo è avvenuto, siamo arrivati alla fine del dialogo, a due mesi dalle elezioni, con due nomi di due persone sicuramente perbene e preparate, Salvatori ed Episcopo, ma che pochi conoscono e di cui nessuno conosce i programmi per la città. Cosa hanno in mente per Foggia? Dove erano finora? Occorre fare delle riflessioni, siamo d’accordo che bisogna andare tutti insieme, ma con un candidato carismatico, politicamente noto e che sia espressione di tutta la coalizione”. (In foto, Episcopo e Salvatori; sotto, Furore e Barone; sullo sfondo, il Comune di Foggia)
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