L’allarme per il rischio che si verifichi una nuova emergenza rifiuti a Foggia viene lanciato dal comitato spontaneo di Passo Breccioso – costituitosi alcuni anni fa quando Foggia visse una delle più gravi emergenze rifiuti degli ultimi anni – che denuncia la presenza di “una lunga coda di mezzi pesanti carichi di rifiuti ferma davanti all’ingresso del biostabilizzatore in via Trinitapoli alla periferia della città impossibilitati al conferimento dei rifiuti, perché l’impianto è ormai al limite della capienza”. Nell’impianto di Passo Breccioso, i rifiuti vengono prima seccati per poi essere trasportati nell’impianto Marcegaglia, in località Borgo Tressanti, a Cerignola, dove vengono conferiti.
Il problema interessa la quasi totalità dei comuni del Foggiano e il comune di Trinitapoli della provincia di Barletta, Andria, Trani. Preoccupazione è espressa dai sindaci dell’area, tra cui il primo cittadino di Apricena, Antonio Potenza, secondo cui “ogni anno tra maggio e giugno si ripropone la stessa emergenza. Nonostante i costi elevati che le casse comunali sono costrette a sborsare per conferire i rifiuti tre volte a settimana e l’aumento delle tasse a carico dei cittadini, siamo costretti a vivere certe situazioni da terzo mondo”. Il biostabilizzatore è un impianto del comune di Foggia gestito da Amiu Bari. “Questo problema, conclude Potenza, è il sintomo della gestione fallimentare delle politiche sul ciclo rifiuti in Puglia”.