Bilancio in rosso ma per l’Asl Foggia è virtuoso: “Ereditata situazione più grave. Liste d’attesa? In miglioramento”

Il dg Nigri: “In Capitanata recuperiamo le liste d’attesa grazie anche al Policlinico Riuniti di Foggia e a Casa Sollievo della Sofferenza, che ha un ruolo strategico in provincia”

“Abbiamo chiuso con un risultato negativo di 3,9 milioni di euro, il migliore degli ultimi anni, ci posizioniamo solo dietro l’Asl di Bari per la tenuta dei conti. Proseguiremo su questa strada con la Regione Puglia, mirando al pareggio ma senza sacrificare i servizi”. Il direttore generale dell’azienda sanitaria locale di Foggia, Antonio Nigri, commenta positivamente gli ultimi dati di bilancio. Eppure, i presidi ospedalieri di San Severo, Manfredonia e Cerignola continuano a macinare perdite che sfiorano i 100 milioni di euro l’anno.

Ma vista la situazione regionale particolarmente pesante – il ripiano (soldi versati dalla Regione per coprire i buchi, NdR) vale 270 milioni di euro -, il manager originiario di Monte gongola: “Quando mi sono insediato ho preso in carico una situazione decisamente più rossa rispetto a quella registrata a fine anno – spiega -, dal punto di vista economico-finanziario siamo la migliore azienda pugliese dopo l’Asl di Bari. Di questo sono orgoglioso. Anche la tecnostruttura regionale credo ci dia atto dell’impostazione molto rigorosa e puntuale che abbiamo messo in essere, aiutati in questo dal sistema Moss che la Regione ha implementato in tutte le aziende. Noi assieme all’Asl di Lecce siamo state le prime, a fine 2022, a portare avanti un percorso di formazione per riorientare tutta la filiera della presa in carico delle fatture, della validazione, delle analisi prima di arrivare alla liquidazione. Lo abbiamo fatto con molti sforzi, tutti i dipendenti hanno modificato il proprio modo di agire amministrativo: oggi la possibilità di pagare due volte la stessa fattura è pari a zero, questo ci ha permesso di capire quello che accadeva in maniera puntuale. Sulla base di questo abbiamo riposizionato i contratti con i fornitori, per esempio nel caso dei pannaloni siamo riusciti a risparmiare diversi milioni di euro. Per questo l’esito del risultato negativo è dato di amministrazione virtuosa”.

Negli ultimi tempi, però, moltissime strutture sanitarie e sociosanitarie, lamentano ritardi nel pagamento delle fatture, in alcuni casi fermi alla fine del 2022. Il peso sulla tenuta dell’offerta di salute, visti i costi costanti, è chiaramente gravoso. Nei giorni scorsi, per un fornitore (banca Ifis) è stato nominato un commissario dalla Prefettura per perfezionare il pagamento delle spettanze.

“A me risulta che per il 2022 tutti i pagamenti sono stati messi a regime, da questo punto di vista arretrati non ce ne sono – risponde Nigri -. Abbiamo il tempo che ci consente la norma, nei quali gli uffici devono istruire le pratiche per validare le fatture che ci arrivano. Chiaramente ci sono dei casi che richiedono approfondimenti e, nel caso emergano criticità, vengono emesse richieste di contestazione, in modo tale da assicurare la regolarità dell’intera filiera. Questo oggi ci viene richiesto dall’intero sistema istituzionale”.

Infine, il tema delle liste d’attesa. L’azienda di Foggia ha fatto registrare la migliore performance di recupero, in una regione da bollino rosso. “Il risultato positivo è frutto dell’alleanza con tutta la filiera – conclude -, che parte dai medici di medicina generale, dagli specialisti ambulatoriali, dalle unità operative, e tiene dentro anche le altre aziende. In Capitanata recuperiamo le liste d’attesa grazie anche al Policlinico Riuniti di Foggia e a Casa Sollievo della Sofferenza, che ha un ruolo strategico in provincia”.



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