Il 17 maggio è la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la lesbofobia e la transfobia: un traguardo importante per ricordare quanti ogni giorno ancora vengono discriminati per il proprio orientamento sessuale. Ancora più importante però è che la celebrazione di una giornata avvenga all’interno di una scuola, luogo per eccellenza deputato alla formazione dei valori degli adulti di domani. Con una cerimonia svoltasi nell’aula magna, l’ITET “Notarangelo-Rosati” ha voluto celebrare questa giornata con un momento di arte e riflessione – aperto anche alla cittadinanza – con un’ospite speciale.
A portare la sua personale testimonianza in merito è stata H.E.R., Erma Pia Castriota, violinista, cantautrice, attrice e performer, un’artista dirompente, esplosiva che si allontana da ogni cliché. “La sua canzone ‘Il mondo non cambia mai’ – spiega la dirigente scolastica, Irene Patrizia Sasso – è un inno contro le ingiustizie e in difesa dei diritti umani. L’obiettivo della giornata è quello di contribuire a sradicare l’omofobia e tutelare le minoranze, riflettere sull’importanza dell’inclusività che non conosce differenze soprattutto quando si parla d’amore, perché l’amore non ha etichette, non ha definizione”. Presente anche l’Associazione Arcigay ‘Le Bigotte’ con Valerio Carangella e Giulia Iorio.
LA TESTIMONIANZA DI HER, ARTISTA DI MANFREDONIA
Entusiasta dell’invito la violinista di origini manfredoniane. “La mia canzone – spiega – affronta la difficoltà che le persone hanno ad accogliere nuove idee o chi la pensa diversamente e racconta la tendenza che si ha a fare gruppo sempre tra individui che condividono lo stesso pensiero, escludendo il nuovo, al quale però ci dobbiamo abituare. Bisogna aprirsi alla novità e agli altri modi di pensare, senza mai mancare di rispetto. Il mio brano è una presa di posizione precisa e al contempo è una storia che porto sulle mie spalle, situazioni che ho vissuto in prima persona”. Il mondo non cambia mai, ma forse qualcosa è cambiato. “Vent’anni – aggiunge l’artista – sono serviti a cambiare la testa delle persone; ben vengano l’inclusività, l’accoglienza, il dialogo: altrimenti il mondo non andrà avanti”. Una nota positiva però c’è: anche la città di Foggia ha fatto passi avanti in questo senso.
I DATI
“Secondo recenti indagini, in Italia – aggiunge Lucia Palmieri – sarebbero oltre 50 ogni giorno le persone che subiscono discriminazione e violenza. La violenza è spesso amplificata da un uso distorto dei social network. Episodi di intolleranza, bullismo e aggressione che coinvolgono ragazzi e ragazze omosessuali o lesbiche, spesso accompagnati da minacce o veri e propri atti di violenza fisica. All’interno di un tale scenario, quindi, è importante individuare strategie di intervento tese a ridurre il fenomeno delle prepotenze e della violenza di matrice omofobica nei contesti scolastici. La scuola deve costruire, giorno per giorno, una quotidianità serena per quegli studenti che oggi sono vittime di discriminazioni, garantendo loro tutela sociale, libertà di espressione e il mantenimento del loro diritto all’istruzione”.
LE ASSOCIAZIONI
“Abbiamo deciso di invitare i volontari di Arcigay – conclude la dirigente scolastica Irene Patrizia Sasso – perché grazie a loro nella nostra città c’è un nuovo spazio di supporto alla comunità LGBTQIA+, attraverso le attività di sportello e di formazione, con l’obiettivo di diffondere in maniera capillare la politica della non discriminazione e della parità di diritti per tutte e per tutti”.