“I genitori della scuola Giovanni Bovio, in bilico sulla delocalizzazione, causa lavori di ristrutturazione, che ci restituiranno una scuola riqualificata, da un anno circa chiedono ciclicamente a mezzo di svariate Pec e incontri, ai quali ha sempre partecipato anche, ove chiesto e richiesto, la nostra dirigente M.Mancini e in un’occasione l’attuale presidente d’Istituto, Annamaria Cibelli, riscontri e chiare soluzioni sulla sorte dei nostri figli e di noi famiglie”. Lo riporta una nota della presidente del Consiglio d’Istituto che torna a chiedere chiarezza e, soprattutto, soluzioni per la “Bovio” di Foggia.
“Non è dignitoso che un ente pubblico, attraverso i suoi rappresentanti, pubblici, responsabili di settori legati alla scuola e alla sua ‘recente storia’ di ristrutturazione, non rispondano formalmente alle nostre lecite e legittime richieste di renderci edotti relativamente alla nostra e dei nostri figli sorte. Questo tempo, un anno e più, ha per certo scoraggiato potenziali nuovi iscritti e messo noi famiglie in bilico. La scuola secondaria di primo grado è più che mai obbligatoria e tutti sappiamo che i motivi che ci legano alla sua scelta sono ancorati ad un valido discorso di territorialità e fidelizzazione, che ci consentono di far muovere anche i giusti passi in una prima autonomia ai suoi importantissimi utenti, gli alunni”.
Poi i genitori concludono: “Mai uno scritto con valide, opportune, giuste richieste, che ci dicessero con chiarezza e ufficialità di un suo atto, quali le nostre sorti, quelle dei nostri figli, giovani cittadini, che studiano e sono coinvolti in bellissimi progetti sulla legalità e come diventare buoni cittadini in ordine alle richieste di un vivere sociale, in un contesto cittadino che dà esempi ed è una guida. Nulla di tutto questo, anzi disordine, confusione e moltissimi silenzi, che hanno il sapore di chi non ha mai seriamente pensato ad una soluzione”.