Aria di crisi nella maggioranza di Castelluccio dei Sauri ai piedi dei Monti Dauni. La minoranza spera con sempre maggior vigore in una caduta dell’amministrazione emilianista. Lo scorso 30 marzo vi è stata una delicata seduta del Consiglio comunale, caratterizzata dalla revoca delle deleghe all’assessore e vicesindaco Pasquale Di Flumeri e al consigliere Luca D’Agnelli con contestuale riassegnazione delle stesse.
Altro punto importante, anche perché primo banco di prova post revoche, è stato l’approvazione del Documento Unico di Programmazione 2023-2025.
Il sindaco ha sottolineato il venir meno del rapporto fiduciario, in diverse situazioni amministrative e non, tali da minare la continuazione dell’operato e dello stesso mandato amministrativo.
Piccata la replica dei due revocati che hanno ribattuto e contestato tutto quanto asserito dal sindaco chiedendo nello specifico quali fossero state queste situazioni. Il consigliere Di Flumeri ha consegnato al segretario comunale della documentazione da far mettere agli atti a contestazione di quanto asserito dal sindaco ed attestante, a suo modo di dire, la corretta operatività nell’espletare il mandato e le deleghe assegnategli.
Dura l’opposizione del gruppo Innovazione rappresentato dal capogruppo Mattia Azzone, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia.
“Premesso che il Dup è da intendersi come la presentazione al Consiglio delle linee strategiche dell’amministrazione che dovrebbero caratterizzare il programma che si vorrebbe realizzare nel mandato amm.vo, e che poi troverà riscontro numerico nel bilancio di previsione, rileviamo come lo stesso sia uno Sterile ed asettico copia ed incolla del programma amministrativo di mandato che per giunta, nonostante il nostro invito fatto già in fase di insediamento, non vede arricchimenti ed integrazioni con almeno qualcuno dei tanti punti qualificanti del programma a suo tempo presentato dal Gruppo Innovazione. Le risorse che stanno arrivando, ultime quelle dell’asilo nido che andremo a ratificare nel prossimo accapo, sono tutte frutto quindi di lavoro e programmazione precedente. In questi mesi, infatti, stiamo solo assistendo a gare ed affidamenti su opere già acquisite dal nostro Comune e non certo da questa amministrazione che non ci risulta abbia ancora presentato un progetto! In questo dup non vediamo nessun barlume di idee, di programmazione, di visione futura”.
Il gruppo ha anche denunciato le lacerazioni interne. La maggioranza non c’è più. “Tutte le contraddizioni di questa compagine – scrivono – già denunciate in campagna elettorale, poi confermate nei primi mesi ed oggi deflagrate con questa conclamata rottura, non potranno che inevitabilmente acuire quell’immobilismo che sta contrassegnando, sin dal primo giorno, l’attività o meglio la non attività di questa amministrazione ovviamente a danno dell’intera comunità”.