Timbro della Cassazione sul caso tangenti al Comune di Foggia. La Suprema Corte ha confermato la condanna per l’ex dirigente Fernando Biagini e per l’ex consigliere comunale Massimo Laccetti.
Per Biagini diventa dunque definitiva la pena a cinque anni di reclusione per un episodio di concussione (da 80mila euro) e una tentata concussione (da 20mila euro) nei confronti del costruttore Lello Zammarano, e per un episodio di concussione (10mila euro) nei confronti dell’edile Marco Insalata. Per altre due ipotesi di concussione ai danni di Saverio Normanno (duemila euro) e Vincenzo Rana (14mila euro), i giudici d’appello avevano riqualificato il reato in induzione indebita a dare o promettere utilità. Quattro anni e 8 mesi è invece la pena per Massimo Laccetti al quale si contestano gli stessi reati di Biagini.
Infine, la Corte di Cassazione ha assolto Adriano Bruno da tutti i reati contestati perché il fatto non sussiste. (In alto, il Comune di Foggia; nel riquadro, Biagini e Laccetti)
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