A “Chi l’ha visto?” tiene ancora banco il caso di Raffaele Lioce, l’accumulatore seriale ritrovato morto nella sua abitazione di via Mazzini solo grazie all’insistenza dei vicini, nauseati dai cattivi odori, e dall’impegno della trasmissione di Rai 3. Le operazioni di sgombero della casa proseguono ma non sono ancora ultimate. Intervistato dall’inviato, il commissario straordinario Vincenzo Cardellicchio si è espresso così sulla vicenda: “È inaccettabile nel 2023 in un Paese civile come il nostro. C’è stato un approccio troppo burocratico, bisogna operare perché non accada più”.
Intanto, il programma condotto da Federica Sciarelli ha posto l’attenzione sulla figura di Marcello Sacco, amministratore di sostegno di Lioce. Il professionista avrebbe rappresentato anche un’altra persona di Foggia, affetta da seri disagi tanto da arrivare a lanciare giù dal balcone persino gli elettrodomestici. “Ho visto in tv il volto dell’avvocato Sacco – ha raccontato il fratello a Rai 3 -. Mi è venuta rabbia, mio fratello è stato seguito dallo stesso amministratore di sostegno perché era fragile. Casa sua era diventata un luogo per tutti. Un bivacco per migranti e prostitute. Quando lui era fuori e magari assumeva alcol si creavano situazioni di pericolo. Nel 2021 venne nominato Sacco per farsi carico della quotidianità di mio fratello e seguirlo passo dopo passo. C’erano situazioni per cui venivo chiamato da condomini e persone del vicinato che vedevano oggetti lanciati dal balcone. Persino una lavatrice. Ho chiamato Sacco ma posso garantire che su mille chiamate mi ha risposto una sola volta. Tergiversava. Una volta ci siamo incontrati in tribunale e mi ha detto ‘ho avuto dei problemi’. Ma una persona che ha dei problemi può aiutare una persona con dei problemi?”. Si spera non si ripeta un caso simile a quello del signor Lioce. “Chi l’ha visto?” continuerà a porre l’attenzione su tutte queste vicende che stanno interessando Foggia. – Qui la puntata completa –