Sulle montagne del Foggiano si trivella ma nessuno ne parla. “Nostra terra sfruttata per estrazione idrocarburi”

Il sindaco di Biccari: “Con scelte del genere è evidente che le aree più deboli come la nostra non sono solo penalizzate, ma anche umiliate e condannate definitivamente alla marginalità ed allo spopolamento”

Milioni di euro ricavati grazie alle estrazioni di idrocarburi sui Monti Dauni per finanziare progetti che riguardano altre zone della provincia di Foggia e alcune città del Tarantino. Sulle montagne del Foggiano si trivella ma nessuno ne parla. “Ancora una volta – tuona il sindaco di Biccari, Gianfilippo Mignogna – come accade già per l’energia eolica, le ricchezze prodotte nella nostra Area Interna sono destinate ad altri beneficiari scelti. Da una parte il paradosso dei Monti Dauni che continuano ad essere uno dei territori energeticamente più produttivi, ma al tempo stesso anche uno dei più poveri d’Italia, evidentemente a causa di scelte politiche penalizzanti e sbagliate. Un vero e proprio sfruttamento per la nostra Terra che subisce gli impatti ambientali dell’estrazione degli idrocarburi, mentre altri godono delle relative royalties. Con scelte del genere è evidente che le aree più deboli come la nostra non sono solo penalizzate, ma anche umiliate e condannate definitivamente alla marginalità ed allo spopolamento, visto che non riescono ad ottenere risorse neanche quando le producono”. 

Mignogna aggiunge: “L’altro elemento di grande preoccupazione se non di fastidio è la disparità di trattamento che i Monti dauni continuano ad avere. La Regione ha dato in carico ad una task force di esperti per studiare possibili impatti delle trivelle in mare, quando i nostri territori continuano ad essere trivellati da 60 anni senza nessun tipo di attenzione e di accorgimento. Chiediamo pari dignità. Se le trivelle in mare spaventano, non vedo per quale motivo dobbiamo accettarle pacificamente nei territori dei Monti Dauni”.

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