“La comunità di San Giovanni Rotondo deve stringersi a difesa dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, in preda a una crisi economico-finanziaria senza precedenti, che rischia di snaturarne la funzione e l’identità”. Lo riporta in una nota il “Comitato Civico per la difesa e la rinascita di San Giovanni”, un organismo spontaneo costituito in forma indipendente da cittadini sangiovannesi.
“Non sono in gioco soltanto rilevantissime questioni economiche ed occupazionali – dice Antonio Cisternino, primario urologo nell’Ospedale di San Pio e portavoce del Comitato -. Non si può permettere che a meno di settant’anni dalla sua apertura (Casa Sollievo venne inaugurata il 5 maggio del 1956, ndr) il miracolo di San Pio, la commovente opera di carità che con il concorso di tanti, in tutto il mondo, è divenuto uno dei migliori ospedali d’Europa venga ridimensionato o peggio che con il tempo scompaia o abbandonato derive aziendaliste.
“Rivendichiamo – aggiunge Cisternino – la prosecuzione di quell’opera di carità che si è tradotta anche in lavoro e benessere per migliaia di persone, ma soprattutto in salute di milioni di persone. La nostra iniziativa – conclude il portavoce del Comitato – non ha bandiere di partito o spirito di fazione, e non è contro alcuno. Chiediamo alla nostra comunità, alle sue rappresentanze e ai suoi cittadini, di contribuire a scuotere le coscienze, per non essere infedeli custodi del grande lascito e del grande esempio di San Pio da Pietrelcina”.