Lascia il carcere dopo 50 giorni l’ex dirigente del Riuniti di Foggia, Massimo De Santis, 62 anni (in foto), arrestato lo scorso 17 gennaio per le accuse di concussione, turbativa d’asta e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Sul presunto giro di favori in ospedale sono coinvolte anche altre persone che a De Santis avrebbero regalato vacanze e oggettistica varia per ottenere appalti.
Nelle scorse ore, la gip Di Maria ha disposto i domiciliari lontano da Foggia per l’ingegnere che, dopo essere stato sospeso dal Riuniti, si è dimesso dall’incarico, due circostanze che scongiurano il pericolo di recidiva.
Sull’indagato, come detto, gravano pesanti accuse rafforzate da una serie di intercettazioni. In una conversazione disse ad un imprenditore: “Il parroco della chiesa qui sono io e ti devi rivolgere solo a me. O con me o contro di me”. Per la gip, De Santis sarebbe “incline all’illecito”. L’indagato si professa innocente e respinge ogni accusa.