
Carcere confermato per Antonello Francavilla, 47enne boss foggiano della batteria Sinesi-Francavilla beccato nel bar “Destino” con una pistola carica nello zaino e uno sfollagente. Il locale è stato sospeso dal questore per 30 giorni mentre Francavilla è finito in carcere. Davanti al gip si è avvalso della facoltà di non rispondere: ha però rilasciato una dichiarazione spontanea ammettendo le sue colpe e chiedendo scusa.
Il boss si sarebbe rifugiato nel retrobottega del bar per sfuggire ai controlli della Polizia di Stato ma non gli è bastato per evitare l’arresto. Con lui una “Glock” col silenziatore, colpo in canna e altri proiettili. Nel suo zaino anche uno sfollagente telescopico. Per lui c’è anche l’accusa di aver violato la sorveglianza speciale. Al vaglio degli inquirenti 4 smartphone riconducibili al pregiudicato.
Ma perché Francavilla girava armato? L’ipotesi più accreditata porta all’attentato del 2 marzo 2022 a Nettuno in provincia di Roma dove l’uomo stava scontando i domiciliari. Quel giorno una persona, spacciandosi per poliziotto, entrò nell’abitazione ed esplose colpi d’arma da fuoco all’indirizzo del capomafia e del figlio minorenne, entrambi feriti ma scampati miracolosamente alla morte. Per questa vicenda è stato arrestato l’imprenditore edile Antonio Fratianni; stando all’impianto accusatorio, il costruttore avrebbe agito per non restituire al clan una ingente somma di denaro che i boss avrebbero investito per un progetto edilizio a Foggia. Pochi mesi dopo venne arrestato anche Emiliano Francavilla, fratello di Antonello, con l’accusa di aver tentato di uccidere Fratianni. Il boss teme ritorsioni? O il fatto di girare armato riguarda l’escalation di attentati e omicidi registrata in città nel 2022? Domande ancora senza risposta.
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