Accolto l’appello della Procura di Foggia: il Tribunale della Libertà ha detto sì all’arresto di 58 detenuti protagonisti della maxi evasione del 9 marzo 2020 dal penitenziario dauno. I ristretti devastarono la struttura, danneggiando uffici, porte e quant’altro per poi uscire dalla porta principale dileguandosi tra le strade del Villaggio Artigiani. Scapparono in 72, alcuni vennero subito riacciuffati, altri si costituirono, altri ancora beccati dopo oltre un mese di latitanza. Fu invece scovato a fine luglio 2020 Cristoforo Aghilar, già sotto inchiesta per altre note vicende di cronaca.
Ora si attende il ricorso in Cassazione dei difensori degli indagati per annullare o rendere effettivi gli arresti disposti dal Tdl. La procura aveva chiesto l’emissione di ordinanza cautelare per rischio reiterazione reato da parte degli indagati ma il gip rigettò. Ora il ribaltone dopo il ricorso dei pm.
Secondo l’accusa fu la pandemia Covid, scoppiata proprio in quei giorni, a fornire il pretesto ai rivoltosi. Quel giorno i detenuti devastarono il carcere e sequestrarono alcuni agenti. Una volta fuggiti rapinarono attività della zona e automobilisti per guadagnare la fuga.