“Il futuro nelle tue mani. La raccolta differenziata migliora la qualità della vita nel tuo quartiere”. Con questo slogan semplice ed una grafica didascalica Amiu Puglia si rimette in carreggiata a Foggia dopo i terribili mesi di monnezza per strada e cassonetti stracolmi di rifiuti.
L”obiettivo è cominciare con la raccolta differenziata dell’umido, che vale il 50 per cento del chilo e mezzo di rifiuti prodotti quotidianamente a testa dai cittadini foggiani, in una porzione di città, ampia 30mila abitanti e 12mila utenze.
A presentare l’ennesimo progetto di raccolta differenziata a Foggia tutto il board dell’azienda con il neo presidente Pate e il direttore generale Antonello Antonicelli, ex dirigente all’Ambiente della Regione negli anni di Nichi Vendola e del Comune di Manfredonia durante il primo governo Riccardi. Con loro anche i commissari Marilisa Magno e Sebastiano Giangrande, quanto mai loquaci, e la responsabile della comunicazione Valentina Scuccimarra.
La commissione straordinaria dell’ente sciolto per mafia ha deciso di contrattualizzare Amiu Puglia per 9 anni.
“Rispettare ogni cassonetto col suo prodotto sarebbe già fantastico”, ha detto in esordio Magno. Il successore di Persichella è stato netto: “Devo dare atto che c’è stato un lavoro importante in questi mesi, sono subentrato da meno di un mese ma c’era la volontà su Foggia di fare partire una azione di cambiamento. Siamo riusciti a gestire una situazione poco semplice. Lo slogan è un riavvicinamento tra le parti, differenziare il rifiuto è una esigenza. La nostra è una ripartenza con la collaborazione di tutti”. È stato Antonello Antonicelli a spiegare nel dettaglio il nuovo corso. Perché partire dall’umido? “La scelta di aggredire la frazione organica è motivata perché è quella che maggiormente le utenze producono. Del 1,5 kg al giorno di rifiuto prodotta metà è organica. È la frazione maggiormente presente che ci può restituire un risultato più soddisfacente, è una frazione che non è raccolta e ci permetterà di muovere l’asticella della percentuale della raccolta differenziata. Dobbiamo risolvere il problema del degrado cittadino e non possiamo non chiedere ai cittadini di collaborare”.
È stata individuata un’area della città dove sperimentare per 3 mesi la raccolta, la Sud Ovest con 30mila abitanti 12mila utenze per una attività pilota sulle frazioni organiche appunto che consentirà di verificare il servizio di una attività che dovrà allargarsi poi al tutto territorio cittadino. Si tratta del quadrilatero tra Corso del Mezzogiorno, Viale Virgilio, Viale Michelangelo e Via Gandhi.
“Vogliamo rafforzare da un punto di vista strutturale il nostro servizio con i finanziamenti del Pnrr. Oggi c’è la possibilità fattiva e concreta di partire nell’immediatezza”.
Si parte dunque da lunedì 19 e la frazione organica sarà inviata allo stabilimento di biocompost Maia Rigenera di Lucera. “Ci attendiamo di raccogliere 50 tonnellate a settimana, il conferimento di rifiuti sarà possibile tutti i giorni”.
Non solo umido, i cittadini potranno conferire nelle isole ecologiche, 2 per ogni strada presumibilmente, con cassonetti da 250 litri, anche plastiche e metalli nel cassonetto giallo e vetro nelle campane verdi. Il residuo indifferenziato, ceramica e altri materiali, andrà nel cassonetto grigio.
“Nessuno ha la pretesa di esaustività. Abbiamo messo a disposizione una app per avere a disposizione informazioni puntuali su dove va conferito il rifiuto. Sugli ingombranti sarà possibile fare una prenotazione con conferimento: stiamo lavorando sui tempi di raccolta degli ingombranti”.
Marilisa Magno ha rivendicato la scelta di Amiu: “Per 9 anni con 52 proroghe Amiu aveva un contratto di due paginette, ora abbiamo messo a punto tutto. È pronta una
ordinanza con provvedimenti sanzionatori, scatteranno i controlli della polizia locale con la collaborazione dei dipendenti Amiu. È importante che il cittadino capisca che è fondamentale differenziare. Abbiamo preferito dare l’affidamento ad una società in house in cui Foggia è dentro, non potevamo andare a trattativa privata con una società privata. Serviva un bando di gara. L’alternativa era andare con un bando, ma abbiamo deciso di vedere di utilizzare una società in house con un impegno del 21 per cento. Occorre lavorare a ricostruire un clima di fiducia e dare evidenza in fase di monitoraggio. Nei primi tre mesi dovremo registrare i dati di raccolta”.
Ebbene in questi mesi di difficoltà di trattamento dell’inceneritore è emersa la necessità di abbattere la quantità di rifiuto indifferenziato che riempiva l’impianto di Passo Breccioso.
“A Foggia è necessario rivoluzionare tutto il servizio con straordinari elementi di innovazione”, ha ribadito Antonicelli. Oggi Amiu paga una tonnellata di indifferenziato 200 euro a tonnellata, senza contare il trasporto. Con inritorni positivi per vetro, plastica e carta resta il costo dell’umido che vale circa 140 euro a tonnellata, anche se Maia ancora non ufficializza la sua tariffa.
Dalle 2mila tonnellate a settimana di rifiuto indifferenziato prodotto in città con questo primo piano Amiu sottrarrà 50 tonnellate di umido, senza impatti aggiuntivi.
Resta forte il tema degli impianti. Il Tmb dovrà essere dismesso secondo il piano regionale entro il 2025.
“Noi siamo impegnati a garantire prosecuzione di vita degli impianti e ai livelli occupazionali. Abbiamo proposto un documento di obiettivi. Nel 2023 progetteremo un impianto di selezione di plastica a Passo Breccioso, vogliamo rimettere in moto un impianto del riciclo e del recupero. Se il tmb sarà ancora necessario ci candideremo a gestirlo.
Io credo che sia noto a tutti che ad Ager non è stato finanziato un impianto di biovompostaggio perché non si è candidato in graduatoria utile. Per gli impianti pubblici non abbiamo la possibilità di decidere in autonomia. La competenza è stata affidata nel 2016 all’agenzia. Con questo progetto non stiamo comprando la nostra dignità, la campagna è semplice”.
A tal proposito si è espressa Scuccimarra di Mediafarm che insieme a Michele Botticelli per l’high tech si occupa del “futuro nelle tue mani”. “Il tema ci ha visto molto sensibili pensiamo che le nostre soluzioni siano positive. È una campagna molto pulita con immagini didascaliche, che vogliono sensibilizzare quella cittadinanza attiva che è il primo passo per cambiare la qualità della vita nei nostri quartieri. È un progetto pilota con un messaggio riferito al quartiere per tre mesi interessato ma anche più generale diretto alla collettività. Nella Call to action c’è la centralità del cittadino è un passaggio universale ed infatti abbiamo usato i simboli universali del riciclo, con scelte cromatiche molto chiare e i colori dell’ecologia. Noi abbiamo anche proposto al committente l’idea di creare un logo per il
Quartiere, che è Greenlab, è un primo progetto di sperimentazione, ci piaceva l’idea di un laboratorio verde. In fase di lancio della campagna abbiamo deciso di fare un pieghevole col calendario che potrebbe essere accolto come un bene durevole negli ambienti domestici”. Si proseguirà in città con manifesti 70*100 e 6*3 etc fino alla personalizzazione dei cassonetti. Nella sensibilizzazione saranno coinvolti anche 10 istituti scolastici interni al perimetro del quadrilatero di città che per primo sperimenterà la raccolta dell’umido.