“Nel Comune di Manfredonia è localizzato un impianto di stoccaggio temporaneo e centro di selezione dei rifiuti non pericolosi provenienti dalla raccolta differenziata, sito in località Pariti di Caniglia insula 48/49- Zona PIP, di proprietà della società pubblica Ase spa, costato ai contribuenti circa 800mila euro (ottenuto un finanziamento in materia di ciclo di rifiuti) non ancora attivo”. Lo riporta in una nota Gianluca Totaro (in foto), consigliere comunale del M5S.
“L’entrata in funzione di tale impianto è vitale per una gestione più strutturata e completa del ciclo dei rifiuti della nostra città, atto che potrebbe portare ad una riduzione non irrilevante degli attuali costi sostenuti dall’azienda e dunque alleggerire il carico sui nostri cittadini contribuenti. Ase spa è nell’elenco delle ‘società o organismi partecipati o controllati dal Comune di Manfredonia’ con quota di partecipazione pari al 96,88%, ma ad un anno dell’insediamento della nuova assise comunale non si hanno notizie di questo impianto di stoccaggio. Preso atto che non sono state promosse in questo primo anno della nuova amministrazione delle interlocuzioni con gli uffici regionali competenti; essendoci le condizioni, la nostra attuale Amministrazione ha intenzione di proseguire questo percorso interlocutorio con gli uffici burocratici della Regione Puglia al fine di superare con esito positivo questo stallo? Quali sono gli strumenti e le azioni previste per raggiungere tale obiettivo?”.
“Il tema è stato più volte trattato come oggetto tematico all’ordine del giorno nella Commissione 1°, alla presenza dell’assessore Giuseppe Basta che ha dichiarato anche in consiglio la sua disponibilità ad avviare un percorso sulla questione impianto di stoccaggio temporaneo e centro di selezione dei rifiuti non pericolosi. Auspico in questo atteggiamento costruttivo, che potrebbe far ben sperare per il proseguo dei lavori, considerato che fino ad oggi c’è stata una netta alzata di muro su tutti gli argomenti in cui si è chiesto collaborazione. Spero da oggi in poi si possa pensare alle prossime generazioni piuttosto che alle prossime elezioni”.