Il biogas arriva anche in Capitanata e potrebbe rappresentare una valida alternativa nel campo energetico per contrastare il caro bollette. I nuovi investimenti per favorire la produzione di biogas e biometano agricolo potranno aprire le porte a nuove opportunità per il Mezzogiorno, sempre più protagonista di un percorso virtuoso di decarbonizzazione, lotta al cambiamento climatico e sviluppo di energie rinnovabili, anche in risposta al caro energia. Su questi temi e sulle opportunità tratteggiate dalle recenti normative, si sono confrontati oggi moltissimi attori locali della filiera presenti a Foggia, presso la Società Agricola Caionealleva – La Quercia.
Per l’ultima tappa del FarmingTour 2022, l’evento itinerante alla scoperta delle aziende agricole italiane del biogas e del biometano, il CIB – Consorzio Italiano Biogas ha scelto l’azienda Caione alleva per raccontare un’eccellenza del territorio pugliese, una realtà capace di coniugare una solida esperienza del settore agroalimentare con la produzione e la commercializzazione di grano duro e leguminose da seme, ma anche investimenti in ricerca e sviluppo e la produzione energetica grazie a un impianto biogas perfettamente integrato nelle attività dell’azienda agricola. “Concludiamo il nostro Tour 2022 in Puglia – afferma Piero Gattoni, presidente del CIB – , un bacino produttivo importante per lo sviluppo del biogas e biometano agricolo che può dare un contributo sostanziale al raggiungimento degli sfidanti obiettivi di decarbonizzazione e di transizione energetica”. “Il biogas consente di dare un secondo impiego ai rifiuti organici della comunità creando energia pulita – spiega il responsabile dell’impianto di biogas Caionealleva, Donato De Leonardis -. Valorizzare scarti e residui dell’attività dell’agricola per realizzare biogas e digestato significa dar vita ad un sistema di economia circolare e di economia sostenibile. Scegliere di realizzare un impianto di biogas consente di ottimizzare processi interni (come accade per l’impianto di biogas Caione Alleva 330 Kw), così come il recupero e il riciclo di scarti organici, gestire l’energia in maniera autonoma, oltre che avere un aumento della redditività. Incentivare la produzione e il consumo di energie rinnovabili contribuisce a ridurre l’utilizzo di energia di fonti fossili generando effetti positivi su clima ed emissioni”.
Seguici anche su Instagram – Clicca qui