Puntuale è arrivata la nuova deliberazione e relazione semestrale della sezione pugliese della Corte dei Conti sullo stato di attuazione al 31 dicembre 2021 del piano di riequilibrio pluriennale del comune di Foggia. Nel corso del 2021 l’Ente, oggi amministrato dalla commissione straordinaria guidata da Marilisa Magno dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, non ha fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria e ha registrato anche un aumento delle disponibilità di cassa. Si è passati da 68.733.896,62 euro a 93.291.332 euro. Il Collegio non rileva la sussistenza degli estremi di grave e reiterato mancato rispetto degli obiettivi del PRPF del Comune di Foggia.
I giudici contabili però chiedono contro delle ragioni del forte incremento del saldo di cassa, ed invitano l’Organo di revisione, in occasione del prossimo monitoraggio a chiarire se tale incremento sia legato al trasferimento di fondi “eccezionali” previsti per il periodo di emergenza sanitaria perché in tal caso, si dovranno specificare la natura dei trasferimenti e i relativi importi.
Aumenta la liquidità dell’Ente, ma peggiorano i tempi medi di pagamento. Si erano ridotti fino a 17,53 giorni nel 2020 dai 34,50 giorni nel 2019, laddove invece era 66,96 il dato relativo al 2018 ed 86,43 giorni il dato del 2017. Nel 2021 il dato è salito a 31,47 giorni, sebbene sia molto al di sotto la media nazionale governativa pari a 49 giorni. Ecco perché secondo la Corte dei Conti le maggiori risorse in cassa sono addebitabili ai ritardi nei pagamenti di servizi e forniture.
Pochi i debiti fuori bilancio liquidati nel 2021, pari a circa 2,175 milioni di euro, sebbene superiori agli impegni, registrati per meno della metà. La differenza è causata dal debito fuori bilancio per l’impianto di biostabilizzazione accertato alla Unieco soc. coop. in L.C.A., per la somma di 7.285.543,79 euro.
L’organo di revisione ha anche riferito che dei debiti fuori bilancio riconosciuti nel corso dell’intero anno 2021 per 10.275.507 euro è stata pagata nello stesso esercizio 2021 la quasi totalità. I giudici per ragioni di trasparenza suggeriscono di indicare i debiti fuori bilancio distinti per anni e per mandato di pagamento.
Va molto male il recupero dell’evasione tributaria. Sono stati recuperati meno di 153mila euro a fronte di oltre 2,2 milioni di euro previsti. Il risultato per la Corte dei Conti è “deludente”. La percentuale di riscossione ordinaria per la Tari è pari al 66,96% per la riscossione ordinaria e 8,36% per la riscossione da accertamento e nulla per quella coattiva, i cui residui rimangono inalterati ad 5.845.926 euro.
Vale ancora più di 8 milioni in ballo la controversia con la curatela fallimentare di Amica. È considerata una seria criticità il debito per fitti passivi che ammonta a più di 2,9 milioni di euro. Si tratta di locazioni per emergenza abitativa, la cui situazione debitoria originaria risale addirittura al 2011. Grava sul Comune il debito con Antonio Marinari.
Insomma la Corte dei Conti, come si legge nella deliberazione, accerta il parziale rispetto degli obiettivi intermedi fissati dal piano di riequilibrio finanziario pluriennale del comune di Foggia, ma evidenzia anche la presenza di criticità nei tempi di pagamento; nel recupero dei crediti, nelle passività pregresse; nel contenzioso con Amica S.p.A., e nei rapporti di locazione passiva del 2014 e degli anni precedenti. Scadente anche l’esecuzione di opere pubbliche, una fra tutte l’orbitale di Foggia insieme alle criticità inerenti passività da contenzioso, mutui, società partecipate e dismissioni di asset immobiliari.