È ancora più rocambolesca di quella del 2019 la seconda crisi estiva di palazzo della Legislatura della marea grillina arrivata in Parlamento con un plebiscito popolare nel 2018.
Sciolte le Camere incredibilmente si voterà il 25 settembre con le liste e i simboli da presentare entro il 15 agosto e con tantissimi posti in meno a causa della riduzione dei parlamentari. Per gli stessi pentastellati sarà impossibile ritornare a Roma. Si voterà col Rosatellum: listini bloccati a 4 per la quota proporzionale e collegi uninominali per quella maggioritaria.
Al Senato il collegio è unico per tutta la Regione. Sono 3 invece per la Camera: Foggia Gargano, San Severo Gargano Nord e Manfredonia Cerignola e parte di Bat. In Capitanata si registrano le ambizioni di tanti. È durato solo qualche giorno il sogno romano di Michaela Di Donna, subentrata ad Elio Vito in Forza Italia. Difficilmente sarà candidata in posizione utile nella Lega dove è Raimondo Ursitti l’uomo che il partito dovrebbe sostenere nel listino, a meno di corse da Bruxelles di Massimo Casanova. Nel 2018 il Carroccio in provincia di Foggia ottenne il 6%, oggi potrebbe superare di poco quella percentuale. Luigi Miranda scalpita, c’è chi lo racconta in collegamento con Carlo Calenda, ma la truppa di Azione è già molto affollata con l’onorevole Nunzio Angiola e l’avvocato Zingrillo.
I 5 Stelle dal canto loro non si sentono in colpa.”Avevamo presentato al Presidente Draghi nove punti, nove temi che riguardano da vicino i cittadini, le famiglie, le imprese italiane. Ci aspettavamo delle risposte chiare, precise, puntuali, dalle quali trasparisse soprattutto rispetto verso i cittadini. Queste risposte non sono arrivate. Se poi pensiamo al fatto che in verità fanno sembrare sempre che le cose che il M5S ha portato avanti siano il male assoluto: vedi Rdc e Superbonus, il finale non poteva che essere questo. Ed è emersa la volontà, del premier e del centrodestra, di mettere il Movimento fuori. Ne prendiamo atto, e guardiamo avanti: sono convinto che la migliore linea l’abbia portata avanti Giuseppe Conte”, ha scritto Mario Furore sui social. Al momento è arduo prevedere come saranno posizionati gli uscenti nella piattaforma e se ci saranno le tradizionali Parlamentarie.
Nel PD la crisi estiva evidenzia ancora di più la leadership del partito di Capitanata e pugliese che doveva celebrare il Congresso e che forse è il meno pronto a metter su liste e alleanze. Michele Bordo avrà una nuova deroga al limite dei tre mandati? Da orlandiano di ferro potrebbe averla, ma permangono le ambizioni di Raffaele Piemontese, mentre è ancora ignoto il pensiero di Michele Emiliano, che di certo non ha messo in soffitta il campo largo a differenza di Enrico Letta. L’accelerazione del voto rende complicata la costruzione del movimento civico che il Governatore aveva in mente.
I vari cespugli a sinistra e al centro puntano ad una alleanza strutturata nel simbolo col PD, i sondaggi danno meno del 3% a Italia Viva, Sinistra Italiana e Insieme per il Futuro di Luigi Di Maio, laddove invece per Art 1 e Socialisti il patto già c’è. Tre sono i nomi per la provincia di Foggia: Lorenzo Frattarolo, Mario Nobile e l’uscente Marialuisa Faro. Giandiego Gatta mira alla capolistatura in Forza Italia, partito che non vivrà l’incubo della riduzione dei parlamentari e che senza dubbio porterà a Roma più eletti di quanti ne abbia oggi è Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni studia da leader della coalizione. In provincia di Foggia Giannicola De Leonardis potrebbe essere candidato nel collegio uninominale anche se il consigliere regionale per ovvie ragioni punta sul listino. In molti credono che la lista sarà appannaggio anche in Puglia dei big del partito e dei tanti fedelissimi di Meloni. Sono almeno tre le donne che potrebbero giocarsi la capolistatura: Annamaria Fallucchi la donna più votata del centrodestra pugliese vicinissima a Raffaele Fitto, che di certo sarà candidato in posizione utile insieme ai suoi accoliti pugliesi con Ignazio Zullo e Antonio Distaso in testa, Anna Paola Giuliani il cui cuore batte sempre a destra e ha ottimi rapporti con il governatore siciliano Nello Musumeci e con molti dirigenti romani e Annalisa Tatarella figlia di Salvatore e nipote di Pinuccio.
Ultimo gossip politico di Via Trieste: l’ex senatore Lucio Tarquinio potrebbe trovare un posto centrista per suo figlio Antonio.