“Quello che accade tra il crimine e i poliziotti pugliesi assomiglia tanto ad una partita di calcio. Peccato solo che in campo la malavita la gioca in 11 e i poliziotti in 8. In campo eravamo in 9 nel 2017!”.
“Tanti gli allarmi lanciati dalle Segreterie Provinciali FSP Polizia di Stato, cuori pulsanti sul territorio. E tanti i proclami dei politici che nel tempo si sono susseguiti, come anche del nostro Ministero – riporta una nota del sindacato -: dopo ogni omicidio, dopo ogni fatto eclatante, dopo ogni passerella del politico di turno, abbiamo assistito a dichiarazioni tipo ‘Lo stato c’è, 50 agenti in più a Foggia’ e ‘Entro giugno 261 poliziotti in più in Puglia’ e ancora ‘In Puglia integreremo gli organici’, ma noi siamo sempre in 8 contro 11, il che vuol dire che i pochi colleghi arrivati non solo non sono ‘in più’ (come vogliono farci credere) ma, al contrario, non bastano neanche a colmare il gap con il numero di colleghi andati in pensione negli ultimi 5 anni”.
Il sindacato Fsp ricorda che “Trenta milioni di turisti invadono la Puglia nel 2022, anno della rinascita dopo la triste parentesi delle chiusure dovute al Covid, e cosa accade (?): sono zero i rinforzi estivi giunti in provincia di Bari, sono zero i rinforzi estivi giunti in provincia di Taranto e sono zero i rinforzi estivi giunti in provincia di Brindisi.
Tre province prese d’assalto in questa calda estate, che contano 2 aeroporti (il Karol Wojtyla e l’Aeroporto del Salento) e 3 tra i maggiori Porti italiani (quelli di Bari, Taranto e Brindisi) con i colleghi allo stremo delle forze, spremuti come un limone. Per non parlare delle Sezioni di Polizia Stradale cui sarebbe affidato il compito di vigilare gli esodi estivi: è diventato un evento eccezionale riuscire ad incrociare una Pattuglia della Polizia Stradale in transito lungo tutto il tacco d’Italia, da Santa Maria di Leuca a San Severo!”.
È ancora: “Le criticità sono tamponate, neanche a dirlo, sempre dai soliti colleghi dei Reparti Mobili di Bari e di Taranto, delle Questure e dei Commissariati periferici costretti (costretti e non…disposti!) a turni estenuanti sotto il sole cocente che qui, in Puglia, batte solo 10 mesi l’anno! Pensiamo all’emergenza sbarchi nel Salento e nello Ionio, pensiamo alla TAP, pensiamo alla Capitanata e pensiamo all’Ilva e all’Hot Spot di Taranto dove i colleghi stanziano per ore accanto ai liquami che fuoriescono continuamente dagli scarichi di docce e wc di 300/400 ospiti extracomunitari. Nonostante i proclami trionfalistici, in Puglia supportati da alcune sigle sindacali che si dichiarano autonome ma non sono certo apartitiche, questa partita continuiamo a giocarla in 8 contro 11 e la sensazione che ben presto saremo in 7 e che anche l’arbitro (chi decide di non inviare uomini e mezzi) assomigli sempre più a Byron Moreno. Obiettivo i calci di rigore. Non ci resta che sperare”.