Ultimo atto. Si vota il 25 settembre. La prima volta in autunno alle politiche dal 1919. Dopo 17 mesi di governo delle larghe intese, nato per combattere la pandemia e dalla campagna vaccinale, dal Pnrr e dalla guerra in Ucraina è finito ieri con il premier Mario Draghi che ha rassegnato le sue dimissioni nelle mani del Capo dello Stato. Come indicato dalla Costituzione, “le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro 70 giorni dalla fine delle precedenti”: ovvero entro il 29 settembre. E “la prima riunione” delle nuove Camere deve avere luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni, dunque entro la metà del mese di ottobre 2022. È stata fissata per il 13 ottobre.
Mettere la parola fine alla legislatura “è sempre l’ultima scelta da compiere”, ha dichiarato il presidente della Repubblica, consapevole del fatto che stavolta non c’erano davvero più margini per proseguire l’azione di governo. I partiti dovranno chiudere le liste per le candidature entro il 20/21 agosto (simboli al Viminale tra il 12 e il 14 agosto). “Sarà #ViminaleBeach”, come già ribattezzato dai parlamentari uscenti e quindi i partiti dovranno scegliere alleanze e candidati, poi dovranno mettere a punto i programmi. Il governo Draghi, in carica per gli affari correnti, invece avrà il compito di mettere in campo alcune risposte necessarie a tamponare la crisi economica e sociale e a rispettare gli impegni con l’Europa, nonché quelli internazionali, a partire dal lavoro diplomatico necessario per fronteggiare le conseguenze della guerra in Ucraina.
Dopo lo smacco del Senato – che ha sì approvato la fiducia, ma con appena 95 voti a favore dal momento che M5S, Lega e Forza Italia non hanno partecipato al voto – ieri alla Camera un lungo applauso, anche dai banchi del governo, ha accolto l’ingresso in Aula di Draghi che è apparso commosso. “Innanzitutto grazie – ha detto il premier dimissionario – certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato, grazie per il lavoro fatto insieme”.
Quindi Draghi è salito al Quirinale e subito dopo si è svolto il cdm per la scelta della data delle elezioni, il 25 settembre appunto. “Dobbiamo essere molto orgogliosi del lavoro che abbiamo svolto – ha detto Draghi in cdm – al servizio di tutti i cittadini. L’Italia ha tutto per essere forte e credibile nel mondo. Ora dobbiamo mantenere la stessa determinazione nell’attività che potremo svolgere nelle prossime settimane, facendo fronte alle emergenze legate alla pandemia, alla guerra in Ucraina, all’inflazione e al costo dell’energia. Dobbiamo portare avanti l’implementazione del Pnrr. Porterò con me un ricordo molto bello di queste riunioni, degli scambi che ho avuto individualmente con voi. Ora rimettiamoci al lavoro“, ha concluso tornando sui tanti dossier aperti. Come quello sul decreto aiuti bis sul quale palazzo Chigi è pronto ad intervenire perché si tratta di temi importanti per i cittadini come energia e bollette. Per quanto riguarda il decreto Concorrenza, ci sarebbe già una intesa di massima per stralciare gli elementi ancora divisi, in particolare le misure sui taxi.