L’ondata di caldo eccezionale per durata ed estensione geografica torna a colpire l’Italia a partire dal Nord, ma entro il weekend raggiungerà anche il Centro-Sud. E anche la Puglia, dopo una decina di giorni di relativa tregua, sarà investita in pieno. Le temperature sono destinate ad aumentare a partire da oggi. Domani previste massime fino a 36 gradi. Poi un sabato bollente, con picchi che nella nostra regione sfioreranno i 40°.
L’anticiclone africano persisterà fino a fine mese con temperature che raggiungeranno anche i 42 gradi di giorno, con notti tropicali. Le città con bollino rosso saranno 14 oggi, domani diventano 16. E si aggrava la situazione siccità: in Veneto scattano ordinanze per l’uso dell’acqua, in via precauzionale vengono sospese le salite su Cervino e Monte Bianco. Mentre i roghi continuano a imperversare in tutto il Paese, ma con si tuazioni particolarmente critiche in Toscana e a Trieste, rimasta ieri praticamente isolata.
“La lingua più rovente dell’anticiclone si sta consolidando sull’Italia – spiega Meteo Expert – Questa ondata di caldo durerà almeno fino a mercoledì-giovedì della settimana prossima, in seguito potrebbe iniziare ad attenuarsi a partire dal Nord, ma con il passaggio da valori eccezionali a valori ancora sensibilmente sopra le medie”. Secondo il monitoraggio del Ministero della Salute, le città da bollino rosso per il rischio di ondate di calore sono 14 oggi e 16 domani. Prima Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Perugia, Rieti, Roma, Torino e Viterbo. A cui si aggiungono poi Verona e Trieste.
Con il caldo record, si aggrava l’emergenza idrica. E lo zero termico si eleva fino a quasi 5000 metri. Proprio a causa delle condizioni in alta quota, le guide alpine hanno sospeso la salita sul Cervino e sul Monte Bianco per “possibili crolli e crepacci, il rischio sarebbe troppo alto”. Mentre sullo Stelvio per “le temperature altissime” stop temporaneo allo sci estivo. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha firmato un’ordinanza per garantire la dotazione idrica per il fabbisogno umano e irriguo, dando ai sindaci la facoltà di attuare misure locali come tenere chiuse le fontane pubbliche.
Gli incendi dell’estate dal caldo record continuano a spaventare l’Italia, con i roghi che stanno mettendo in ginocchio in particolare la Versilia e il Carso, dove il vento sta spingendo le fiamme fino alla Slovenia. A Monfalcone, dove la Fincantieri è stata costretta a chiudere per il fumo, la sindaca ha chiesto ai cittadini di non uscire di casa. Decisione poi presa anche da altri comuni della zona. Trieste resta isolata e raggiungibile praticamente solo via mare. In Toscana, invece, sono più di cento i vigili del fuoco che stanno tentando di domare le fiamme, in particolare nell’area di Massarosa, dove sono state disposte evacuazioni per centinaia di famiglie. Ma incendi si registrano anche in altre zone d’Italia, dalla Campania alla Sardegna. La situazione più complicata la sta vivendo la popolazione del Venezia Giulia, dove le fiamme continuano a colpire l’intera area e a propagarsi sui Paesi del confine, in primis la Slovenia. I vigili del fuoco sono al lavoro senza sosta ormai da giorni mentre dalle istituzioni viene lanciato un appello alla prudenza. Aria irrespirabile nelle principali città, da Grado a Gorizia, mentre nei cieli continuano a volare ininterrottamente i canadair. Proprio a causa del fumo, la sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint, ha disposto anche la chiusura dei mercati e dei centri estivi obbligando i cittadini ad indossare mascherine Ffp2 all’esterno. Molte case lambite dal fuoco sono state evacuate su decisione del prefetto di Gorizia, Raffaele Ricciardi. Le fiamme, che hanno interessato centinaia di ettari di bosco, hanno causato anche l’esplosione, senza conseguenze, di alcuni residuati bellici. Disagi si riscontrano per gli spostamenti, con l’autostrada e la ferrovia ancora ferme. Al momento la riattivazione del traffico su rotaia, come ha annunciato Trenitalia, è in programma per oggi. Centinaia di persone rimaste bloccate a Trieste sono state costrette a lasciare la città via mare. Il sindaco Roberto Dipiazza ha annunciato che «potrebbe essere interrotta l’erogazione elettrica in alcune zone, fatto che potrebbe avere ripercussioni anche sull’erogazione idrica».
Sono oltre 500, invece, le persone evacuate per precauzione in Versilia, dove il fuoco ha devastato le colline di Massarosa, in provincia di Lucca. Al momento, secondo le prime stime della Regione Toscana, sono 650 gli ettari di bosco andati in fumo, mentre altri dieci stanno bruciando sulle colline di Vecchiano, a Pisa.