Landella&co? Se ne riparlerà il 10 ottobre. Slitta in autunno la decisione sul rinvio a giudizio per alcuni ex amministratori del Comune di Foggia travolti dallo scandalo mazzette a Palazzo di Città. I giudici – che oggi hanno ammesso la costituzione di parte civile del Comune – dovranno sciogliere la riserva su alcune questioni sollevate oggi in Corte d’Assise dal nutrito collegio difensivo. Sul tavolo l’utilizzabilità o meno delle intercettazioni e dell’incidente probatorio di Leonardo Iaccarino, ex presidente del Consiglio comunale e grande “pentito” della politica foggiana. Oggi i pm Roberta Bray e Enrico Infante hanno replicato alle questioni sollevate dai legali e hanno inoltre modificato alcuni capi d’imputazione sul presunto peculato di cui è accusato Iaccarino insieme ad alcuni amici e parenti. Il 10 ottobre è prevista la discussione degli avvocati difensori, poi ci sarà la decisione sui rinvii a giudizio chiesti dall’accusa.
Rischiano il processo Franco Landella, Daniela Di Donna, Paolo Tonti, Dario Iacovangelo, Antonio Capotosto, Leonardo Iaccarino, Giuseppe Melfi, Francesco Landini, Giada Pirazzini, Donatella Iaccarino, Marianna Tucci, Consalvo Di Pasqua, Lucio Ventura, Pasquale Rignanese, Michele De Carlo, Giuseppe Casparrini, Potito Casparrini e Davide Saurino. Molteplici le accuse, dalla corruzione alla tentata concussione fino al peculato. (In alto, Landella; nel riquadro, Di Pasqua e Iaccarino)
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