Manifestazione di protesta a Foggia. Protagonisti numerosi braccianti africani, scesi in piazza per rivendicare i propri diritti. Con loro il Comitato Lavoratori delle Campagne: “Eccoci nuovamente per le strade di Foggia – scrivono – per dire ancora una volta basta al razzismo in ogni sua forma e per ribadire la necessità di documenti e una vita normale per tutti. L’unica risposta contro la violenza è scendere oggi in strada, qui come altrove!”.
I braccianti tornano a denunciare molteplici aggressioni a evidente sfondo razzista, “accadute lo scorso fine settimana – ricordano -, che hanno coinvolto almeno una decina di persone attaccate in diverse zone della città di Foggia, e altre a Borgo Mezzanone. Le aggressioni sono avvenute alle prime luci dell’alba: mentre i braccianti si recavano al lavoro a bordo delle loro biciclette sono stati avvicinati da auto o motorini, da cui sono partiti lanci di pietre, schiaffi e pugni. In altri casi chi si trovava sui veicoli ha deliberatamente cercato di fare cadere i lavoratori africani dalle loro biciclette per poi aggredirli una volta a terra. Tre di questi lavoratori sono rimasti feriti ma non tutti si sono recati in ospedale, per paura e con la consapevolezza che difficilmente avrebbero ricevuto le cure necessarie.
È ora di dire basta a queste violenze – proseguono dal Comitato -, figlie della stessa cultura che discrimina gli immigrati attraverso leggi fatte per dividere e sfruttare, attraverso ostacoli burocratici, ghettizzazione e personale razzista negli ospedali, nelle questure e in altri uffici pubblici. I lavoratori e le lavoratrici delle campagne della provincia di Foggia chiamano all’appello gli e le antirazziste in tutta Italia, affinchè sostengano la loro battaglia contro tutte le forme di violenza e per il riconoscimento di documenti, case e contratti che rendano loro la vita vivibile. Abbiamo sofferto abbastanza e siamo stanchi di parole al vento!”. Il corteo di stamattina, partito dal piazzale della stazione, si concluderà davanti alla Prefettura in corso Garibaldi. “Chiediamo di incontrare le autorità per avere risposte immediate. Basta razzismo, documenti, case e contratti per tutti”.