In Puglia il pane è buono ovunque, ma quello di Monte Sant’Angelo ha sicuramente qualcosa in più. Slow Food lo ha capito e lo ha nell’arca del gusto come presidio Slow Food. In tutto il mondo sono solo 626 i presidi, ben 350 in Italia. Nel nostro Gargano troviamo nel paniere gli agrumi di Rodi, Vico e Ischitella, il caciocavallo podolico, la vacca podolica del Gargano, la capra garganica, le anguille di Lesina e le fave di Carpino. Da oggi anche il pane di Monte. Di questo bel risultato ottenuto ne abbiamo parlato con il presidente dei panificatori di Monte Sant’Angelo, Donato Taronna.
“Attendiamo l’ufficialità ma ormai è fatta dopo aver firmato il disciplinare. Grazie a Slow Food Gargano e soprattutto grazie al Comune di Monte che ha voluto e ottenuto il risultato. Il Gargano è ricco di eccellenze e non ha nulla da invidiare al resto d’Italia. Il pane di Monte è il re della tavola. Provate a mangiarvi una fetta di pane, pomodoro, olio garganico e caciocavallo podolico: si va in estasi. I prezzi? Il pane buono ha bisogno di materie prime buone, ad iniziare dalla farina di qualità, quella prodotta dal grano antico della nostra Capitanata. Ovviamente le cose buone si pagano”.
Continua a mietere successi il maestro panificatore Taronna. La Guida de l’Espresso ha riservato al suo forno l’unica menzione in provincia di Foggia, mentre in Puglia è il solo per pane regionale con farina tipo “0” con lievito madre, mentre gli altri pani pugliesi sono fatti con semola di grano duro.